Storie

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Le stazioni romane per la Settimana Santa, Santa Prassede all' Esquilino

La chiesa carolingia di Santa Prassede, dove si celebra la stazione quaresimale i lunedì della Settimana Santa, 

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Sinodo, anche il Sud Sudan vive la sinodalità

La Chiesa in Sud Sudan e nel Corno d'Africa si prepara al Sinodo nonostante il dramma della guerra e della povertà. A Christian Carlassare, vescovo di Rumbek, chiediamo cosa significa vivere la sinodalità in Sud Sudan?

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Le stazioni romane per la Quaresima, San Giovanni in Laterano

La Domenica delle Palme la stazione quaresimale ritorno alla cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano. 

Nella croce la luce che vince la notte. Domenica delle Palme

Con la domenica delle Palme inizia la settimana più santa dell’anno, perchè riviviamo il mistero della nostra salvezza. La Chiesa ci fa meditare il racconto della Passione di Gesù secondo il Vangelo di san Marco. Ci soffermiamo al momento della crocifissione. L’evangelista  non fa commenti, racconta i fatti nella loro cruda realtà. Le ore in cui Gesù rimane appeso alla croce trascorrono tra gli insulti e gli scherni. Tutto questo odio e questa violenza che si abbattono conto di Lui non devono scandalizzarci. Tutto era già stato predetto. San Marco divide i denigratori di Gesù in tre gruppi. Innanzitutto la folla che si unisce al coro di coloro che lo beffeggiano e lo deridono. Poi i capi del popolo ebraico i quali si godono la vittoria e, osservando dai piedi del Calvario l’agonia del crocifisso, lo provocano: “scendi dalla croce e crederemo in te”. Ma Gesù non scende dalla croce, Dio non lo salva, e quindi, secondo il loro modo di ragionare, Gesù non è Figlio di Dio. Non capiscono che Gesù non scende dalla croce non perchè gli è impossibile farlo, ma per amore degli uomini. Se Dio vuole mostrare la sua potenza, allora la croce è un fallimento. Se Dio vuole mostrare il suo amore, allora la croce è un trionfo, è una scuola meravigliosa di vita. A questi due gruppi di schernitori si aggiungono anche quelli che erano crocifissi con Lui. Gesù non trova un minimo di comprensione e di compassione nemmeno in coloro che dividono con Lui gli atroci dolori della crocifissione.

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Le stazioni romane per la Quaresima, San Giovanni a Porta Latina

Il sabato prima della Domenica delle Palme

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Le stazioni romane per la Quaresima, Sant'Apollinare alle Terme neroniane

Il Sant’Apollinare venerato nella chiesa a nord di Piazza Navona è, secondo la leggenda, un discepolo di San Pietro, 

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Le stazioni romane per la Quaresima, San Marcello al Corso

La chiesa di San Marcello al Corso, dove si celebra la stazione quaresimale il mercoledì dopo la quinta domenica di Quaresima, 

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Le stazioni romane per la Quaresima, Santi Quirico e Giulitta

l martedì dopo la quinta domenica di Quaresima si celebra la stazione nella chiesa di Santa Maria in Via Lata. 

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Le stazioni romane per la Quaresima, San Crisogono a Trastevere

“Non molte cose fecero qui i Romani degne di memoria,

Fabbrica di San Pietro

Le stazioni romane per la Quaresima, San Pietro in Vaticano

La quinta domenica di Quaresima la stazione quaresimale si celebra per la seconda volta a San Pietro in Vaticano

La vera morte è l'incapacità di amare. V Domenica di Quaresima

Manca poco più di una settimana alla morte di Gesù e alcuni simpatizzanti ebrei di origine greca che si trovano a Gerusalemme rivolgono a Filippo e ad Andrea la richiesta di potere vedere Gesù. Questo gruppo di greci rappresentano i popoli della terra che saranno attirati a Cristo dalla fecondità del suo sacrificio. Gesù stesso, infatti, affermerà che una volta innalzato sul patibolo della croce, attirerà tutti a sè, perché  l’uomo non rimane insensibile “a tanto amore” di Dio nei confronti dell’umanità.

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Le stazioni romane per la Quaresima, San Nicola in Carcere

 Nel medioevo si costruisce la chiesa di San Nicola in Carcere vicino al Teatro di Marcello

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Le stazioni romane per la Quaresima, San' Eusebio all' Esquilino

Nel 1588 Pompeo Ugonio vede la chiesa di Sant’Eusebio in Piazza Vittorio Emanuele prima che venga totalmente rifatta nel XVIII secolo.

L'arcivescovo Stefan / Gianluca Teseo / ACI Group

Un nuovo orizzonte ecumenico: l'arcivescovo Stefan da Papa Francesco

Tra le udienze che Papa Francesco ha dovuto annullare per una influenza lo scorso 26 febbraio, c’era quella con l’arcivescovo Stefan, il capo della Chiesa Ortodossa macedone. Non sarebbe stato il primo incontro tra i due. Sarebbe, tuttavia, stato il primo incontro da quando la Chiesa ortodossa macedone ha visto riconosciuta la sua autocefalia. Significa, in parole povere, che la Chiesa Ortodossa Macedone non è più considerata scismatica tra le Chiese ortodosse, e può dunque avere un dialogo ecumenico ufficiale con la Santa Sede.  

Famvin

La spiritualità di Santa Luisa de Marillac nei suoi scritti

“Il giorno di Pentecoste, durante la santa messa che ascoltavo a san Nicola des Champs, tutto a un tratto la mia mente fu nella luce.

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Le stazioni romane per la Quaresima, Santi Silvestro e Martino ai Monti

Il giovedì dopo la quarta domenica di quaresima,

pd

Germania, chiesa in vendita su Ebay

«Vendesi chiesa con canonica e monastero a Lispenhausen. 395.000 € Prezzo trattabile».

Una donna davanti alle tombe di alcuni dei martiri della strage di Pasqua in Sri Lanka / Shutterstock via CNA

Saranno martiri le vittime della strage di Pasqua di Sri Lanka?

Morti a causa della loro fede, e per questo da riconoscere come martiri della Chiesa Cattolica. Non ha dubbi il Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo (Sri Lanka), che ha chiesto che il prossimo 21 aprile, a cinque anni dagli attentati di Pasqua, venga aperto il processo per il riconoscimento del martirio di 216 delle 269 vittime, uccise mentre andavano in chiesa.  

Archivio Maria Stachurska.

L'eroica ostetrica di Auschwitz verso gli onori degli altari

L’11 marzo si è conclusa a Lodz la fase diocesana del processo di beatificazione della Serva di Dio Stanisława Leszczyńska cominciato nel 1992. L’atto della chiusura ha avuto luogo nel cinquantesimo anniversario della morte dell'eroica ostetrica di Auschwitz.