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26 agosto 1978, il Conclave elegge Giovanni Paolo I

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“Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Albinum Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Luciani, qui sibi nomen imposuit Ioannis Pauli Primi”. Così, il 26 agosto 1978, il Cardinale protodiacono Pericle Felici annunciò al mondo l’elezione al soglio petrino del Patriarca di Venezia Albino Luciani.

Dopo la Messa pro Eligendo Romano Pontifice i 111 Cardinali elettori entrarono in Conclave il 25 agosto per eleggere il successore di Paolo VI. Per l’elezione erano necessari 75 voti. Alle votazioni parteciparono anche i due immediati successori di Luciani: i Cardinali Karol Wojtyla e Joseph Ratzinger. 

Le votazioni iniziarono la mattina del 26 e la sera stessa, al quarto scrutinio. Secondo i reseconti non ufficiali Giovanni Paolo I avrebbe ottenuto tra i 99 e i 101 consensi. 

Giovanni Paolo I è stato l’ultimo Papa a non proferire parola, se non la Benedizione Urbi et Orbi, al momento dell’apparizione al balcone della Loggia centrale di San Pietro dopo l’elezione. 

Papa Luciani raccontò le sue emozioni al momento dell’elezione nell’Angelus di domenica 27 agosto, neanche 24 ore dopo dalla fumata bianca. 

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“Ieri mattina – disse Giovanni Paolo I – io sono andato alla Sistina a votare tranquillamente. Mai avrei immaginato quello che stava per succedere. Appena è cominciato il pericolo per me, i due colleghi che mi erano vicini mi hanno sussurrato parole di coraggio. Uno ha detto: Coraggio! Se il Signore dà un peso, dà anche l'aiuto per portarlo . E l'altro collega:  Non abbia paura, in tutto il mondo c'è tanta gente che prega per il Papa nuovo. Venuto il momento, ho accettato”. 

Giovanni Paolo I spiegò poi il perché dell’assunzione del doppio nome pontificale, una assoluta novità nella storia della Chiesa Cattolica.   

“Ho fatto questo ragionamento: Papa Giovanni – ricordò Papa Luciani – ha voluto consacrarmi con le sue mani, qui nella Basilica di San Pietro, poi, benché indegnamente, a Venezia gli sono succeduto sulla Cattedra di San Marco, in quella Venezia che ancora è tutta piena di Papa Giovanni. Lo ricordano i gondolieri, le suore, tutti. Poi Papa Paolo non solo mi ha fatto Cardinale, ma alcuni mesi prima, sulle passerelle di Piazza San Marco, m'ha fatto diventare tutto rosso davanti a 20.000 persone, perché s'è levata la stola e me l'ha messa sulle spalle, io non son mai diventato così rosso! D'altra parte in 15 anni di pontificato questo Papa non solo a me, ma a tutto il mondo ha mostrato come si ama, come si serve e come si lavora e si patisce per la Chiesa di Cristo. Per questo ho detto: Mi chiamerò Giovanni Paolo. Io non ho né la sapientia cordis di Papa Giovanni, né la preparazione e la cultura di Papa Paolo, però sono al loro posto, devo cercare di servire la Chiesa”.