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Alleanza contro la povertà: occorre piano organico per rendere "Paese più uguale e giusto"

Piano contro la povertà | Un momento dell'incontro dell'Alleanza contro la povertà | Caritas Italiana Piano contro la povertà | Un momento dell'incontro dell'Alleanza contro la povertà | Caritas Italiana

Un messaggio “chiaro e pressante al Governo e alle forze politiche”, “a poche ore dalla presentazione della legge di stabilità”: “la povertà si contrasta con un Piano organico e le risorse non sono il principale ostacolo alla sua attuazione, perché se c'è chiarezza sull'obiettivo e sul percorso, ed una forte volontà politica, si può iniziare da subito”.

L’Alleanza contro la povertà in Italia, che riunisce varie sigle sociali del Paese, del mondo cattolico e non, fa la voce grossa e presenta i suoi punti programmatici, dopo mesi di contatti con gli organi istituzionali.

“La lotta alla povertà – ha affermato Gianni Bottalico,  presidente Acli e portavoce dell'Alleanza - va inserita in un grande compito: quello di rendere il Paese più uguale e più giusto”.

“I Soggetti che compongono l'Alleanza contro la povertà – ha detto a poche ore dall’evento romano che ha presentato la proposta di Reddito di Inclusione sociale - stanno insieme per il Paese. Vediamo cosa effettivamente ci sarà nella legge di stabilità, la valuteremo in modo coerente alle cose che l'Alleanza ha fatto”.

“Risorse adeguate, tempi certi, servono queste certezze – ha detto ancora Bottalico-. Il Reis costituisce un lavoro importante avviato in questi anni, ci siamo strutturati sul territorio con i tavoli regionali. Stiamo facendo molti passaggi anche con i gruppi parlamentari. Siamo ottimisti e determinati a proseguire con tenacia il cammino verso l'obiettivo di dotare anche l'Italia di un Piano nazionale contro la povertà”.

Tanti gli interventi appassionati sul punto. “Negli ultimi 12 mesi abbiamo registrato un elevato grado di consenso sulla misura contro la povertà assoluta proposta dall'Alleanza, il Reddito di inclusione sociale (Reis) – ha affermato Cristiano Gori, professore dell'Università Cattolica - Tre sono gli obiettivi: costruzione di futuro, inclusione sociale, universalismo. Quest'ultimo aspetto fa dire che l'intervento per minori è certamente utile, all'interno però di un Piano che comprende tutti i tipi di poveri. Dobbiamo iniziare oggi un percorso credibile per un welfare migliore che rimanga domani”.

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E ancora: “Il Reis rappresenti un reale reinserimento nell’economia e nella società delle persone che vivono ai margini. - ha affermato Maurizio Gardini (Confcooperative) - sarebbe importante che i provvedimenti che emergeranno dalla Legge di Stabilità siano il primo passo per riorganizzare i modelli di welfare del Paese puntando sulla partecipazione delle persone”.

Per don Francesco Soddu (Caritas) “un provvedimento contro la povertà delle famiglie, per non rischiare di creare un effetto categoriale, deve essere un anticipo di una misura universale, definendo sin dall’inizio le tappe di un percorso da condensare in un Piano nazionale; e va connesso alle reti territoriali, deve essere sussidiario e personalizzato per costituire davvero una prospettiva nuova per le politiche sociali del nostro Paese”.

A giudizio di Pietro Barbieri, (Forum Nazionale del Terzo Settore) “è tempo di smetterla con le sperimentazioni sulla povertà. Ciò è insufficiente rispetto alle esigenze del Paese. Chiediamo che vengano definiti i livelli essenziali di assistenza e che il Paese si faccia carico del tema della povertà e del welfare”.