"A Genova il Santo Padre troverà una chiesa discreta, umile e laboriosa come il carattere dei genovesi ossia riservato, a volte fin troppo, ma che opera e lo fa unita. Dpesso siamo individualisti, ma nonostante i nostri limiti e i nostri difetti cerchiamo di camminare sempre più insieme". Così il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, parlando - sabato scorso - con i giornalisti in vista della visita del Papa in città il prossimo sabato 27 maggio.

Il Papa - ha spiegato ancora l'Arcivescovo - pranzerà al Santuario della Madonna della Guardia con un gruppo di migranti. "I migranti – ha detto il Cardinale Bagnasco - sono il segno di Dio alla Chiesa. E dopo una fase dedicata alla prima accoglienza, ora stiamo vivendo la fase dell'integrazione fondata su tre voci: cultura, per comprendere dove si è arrivati e dove si vuol piantare la tenda, per capire la nuova patria, poi il lavoro e la casa".