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Bambino Gesù e Ordine di Malta, insieme per un ospedale di maternità a Betlemme

Enoc - de La Rochefoucauld-Montbel, la firma dell'accordo |  | ufficio stampa Ospedale Bambino Gesù Enoc - de La Rochefoucauld-Montbel, la firma dell'accordo | | ufficio stampa Ospedale Bambino Gesù

Una collaborazione speciale quella tra l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù della Santa Sede e l’Ospedale della Sacra Famiglia del Sovrano Ordine di Malta a Betlemme. Il 14 settembre a Roma le due strutture hanno firmato un accordo di cooperazione nell’ambito della formazione medica.

In base all’accordo, l’Ospedale pediatrico fornirà sostegno professionale al personale dell’Ospedale della Sacra Famiglia, ospedale di riferimento per la maternità situato in Palestina, dove ogni anno nascono più di 3.500 bambini. Con questa intesa medici e infermieri dell’Ospedale di Betlemme parteciperanno a corsi di formazione nell’ambito di missioni organizzate a Betlemme dal Bambino Gesù.

“L’accordo – come riporta il comunicato stampa del Bambino Gesù - ha una durata di due anni al termine dei quali potrà essere rinnovato e si svilupperà in particolar modo nel campo della neonatologia.  L’Ospedale della Sacra Famiglia, che dal 1990 è gestito dall’Ordine di Malta, dispone infatti di una unità neonatale intensiva con 18 incubatrici per assistere bimbi prematuri o nati con gravi patologie”.

“Siamo molto felici di questo importante accordo” ha detto il Grande Ospedaliere, Dominique de La Rochefoucauld-Montbel. “L’eccellenza medica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, rinomata in tutto il mondo, non potrà che accrescere la reputazione professionale dei nostri medici e infermieri che assistono migliaia di donne in Terrasanta, oggi martoriata e senza pace”.

“È un onore per noi poter collaborare con l’Ospedale della Sacra Famiglia e mettere a disposizione le nostre competenze a vantaggio dei bambini e delle famiglie di Betlemme e della Terrasanta”. Lo ha affermato la presidente del Bambino Gesù Mariella Enoc. “Il nostro Ospedale è sempre più aperto al mondo, non solo per la crescente disponibilità ad accogliere e curare bambini provenienti dai diversi continenti, ma soprattutto per la volontà di sviluppare progetti di collaborazione specifici basati sulla formazione dei medici locali, come la recente iniziativa a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, e come questo importantissimo accordo con l’Ospedale di Betlemme dell’Ordine di Malta”.

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