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Becciu: "San Francesco esempio di libertà interiore"

L'Arcivescovo Becciu |  | Daniel Ibanez/CNA L'Arcivescovo Becciu | | Daniel Ibanez/CNA

“Non si può rimanere indifferenti davanti alla figura di San Francesco di Assisi. E’ una storia accattivante soprattutto, per tanti giovani che scorgono in Francesco un esempio di libertà interiore alla quale aspirano, ed anche un modello a cui riferirsi per vivere la propria esperienza religiosa”. Lo ha detto ieri l’Arcivescovo Angelo Becciu, Sostituto della Segreteria di Stato, alla presentazione del libro Francesco il Ribelle di Padre Enzo Fortunato, Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi.

Monsignor Becciu sottolinea il rapporto che lega San Francesco al Papa. Si nota come il Pontefice dia “continuamente testimonianza con le parole e con le opere” al Santo di cui ha assunto il nome pontificale. 

Papa Francesco - prosegue Becciu - si riferisce “spesso a san Francesco, il Suo ricordarsi dei poveri, dei deboli e dei malati in ogni circostanza del suo ministero, in ogni situazione, evento, viaggio, il suo gettare ponti a tutti gli uomini di buona volontà credenti e non, per un dialogo costruttivo per edificare la pace, dimostrano che la Sua vita e il Suo magistero si ispirano agli insegnamenti del poverello”.

Venendo al tema del libro, l’Arcivescovo spiega il senso della ribellione di San Francesco che ancora oggi è “modello di vita per migliaia di suoi seguaci diffusi in ogni angolo della terra. Francesco sperimenta la bellezza del Vangelo che vissuto senza se e senza ma trasforma la propria vita e per contagio anche quella altrui”. 

La vita di San Francesco è “guidata dal Vangelo, vissuto nella sua radicalità. Ne deriverà - osserva Becciu - una rivoluzione nella Chiesa e nella stessa società i cui effetti perdurano ancora. Per Francesco il dito non va più rivolto contro gli altri, ma contro se stessi”.

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San Francesco - conclude Monsignor Becciu - è un “vero restauratore, suo desiderio è riportare allo stato originale l’immagine e la somiglianza divina in quanti incontra e ritiene fratelli, per rimettere in vita gli spiriti affranti, ripristinare valori, ristabilire attorno a sé un mondo migliore. San Francesco ancora oggi ci provoca e ci insegna a fare come lui: non presupporre la bellezza del Vangelo, ma vivere le sue pagine con radicalità”.