“Stiamo vivendo un momento che suggerisce grande responsabilità per tutti”. E’ quanto osserva il Vescovo di Ascoli Piceno, Monsignor Giovanni D’Ercole, commentando l’esito del referendum britannico che ha sancito l’uscita di Londra dall’Unione Europea.

Il presule si pone tre domande. “Il risultato di questo referendum promosso dal Governo inglese per rafforzare la propria convinzione europeista non prova nella realtà la distanza che sussiste purtroppo tra governanti e popolo? Questa disaffezione per l’attuale modello dell'Europa non rischia di contagiare altri Paesi dove, in definitiva, il popolo poco conta sulle scelte operate dai burocrati europei? Di che Europa stiamo parlando e quali sono gli ideali alla base del progetto europeo che spesso si riduce solo al dato economico, commerciale e finanziario?”.

“Questo - osserva ancora Monsignor D’Ercole - è un momento difficile che chiama tutti a ripensare seriamente la nostra storia: l'Europa in passato è stata faro di civiltà ma oggi sembra diventare terra di conquista di potentati economici e finanziari. In tale contesto si assiste all’indebolimento della sua vera essenza, una storia e un’anima imbevute di radici spirituali cristiane e ebraiche che hanno concorso in modo determinante allo sviluppo dell’Europa e al dialogo tra tutte le nazioni. Ed ora su quali radici questa Europa vuole fondare il proprio futuro?”.