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Centesimus Annus Pro Pontifice, 25 anni di dottrina sociale in continua evoluzione

Il logo della Conferenza di maggio  |  | CAPP
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Il francobollo della Santa Sede |  | SPC
Il francobollo della Santa Sede | | SPC

Sono passati 25 anni da quando Giovanni Paolo II volle far nascere in Vaticano una fondazione che si occupasse esclusivamente di fa conoscere la dottrina sociale della Chiesa Cattolica: La fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice.

In questo 2018 la Fondazione propone per la annuale Assemblea in Vaticano una ricerca sulle nuove politiche e stili di vita in era digitale e soprattutto una riflessione su di una agenda cristiana comune per il bene comune.

Per questo tra i relatori della Conferenza che si svolge dal 25 al 26 maggio ci sarà anche il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli.

A presentare alla stampa il programma della conferenza“New Policies and Life-Styles in the Digital Age”sono stati Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino, Domingo Sugranyes Bickel, Presidente del Consiglio della Fondazione “Centesimus Annus – Pro Pontifice” e Anna Maria Tarantola, Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione “Centesimus Annus - Pro Pontifice”.

L’arcivescovo di Dublino ha ricordato quanto negli anni sia cambiata la visione stessa di dottrina sociale fino ad arrivare alla attuale visione ecologica dettata dalla Laudato Sì.

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Temi come la corruzione e la equità sociale sono entrati ancora più prepotentemente nei temi affrontati dalla Dottrina Sociale della Chiesa.

Il Presidente ha spiegato che per celebrare il suo 25.mo anniversario, “la Fondazione sta lanciando una nuova indagine su quali siano gli aspetti più urgenti oggi nel campo dell’economia e dell’etica sociale alla luce dei principi della dottrina sociale cristiana proiettata al Bene Comune salvaguardando l’economia di mercato”.

Nel gruppo di lavoro si cerca  di “identificare gli “elementi di novità” in ordine a un ripensamento delle priorità socio-economiche che abbiamo oggi di fronte. Questo è l’obiettivo della conferenza internazionale della Fondazione CAPP del 2018 che tratterà in sintesi tre tematiche: “La famiglia di fronte alle incertezze sul lavoro conseguenti dalla rivoluzione culturale digitale”; “Verso una catena alimentare sostenibile: atteggiamento responsabile contro la cultura dell’usa e getta” e “Individuo, lavoro, occupazione inclusiva”.”

La Fondazione ha lavorato negli ultimi 12 mesi sui temi del futuro del lavoro e dell’educazione nel contesto della rivoluzione digitale.

Già nel 2013 la fondazione ha avviato  una serie di consultazioni con esperti di etica negli affari internazionali e nella finanza, chiamato “Dublin Process”.

Nel programma dei lavori della Conferenza di Maggio si trovano i nomi dei relatori dal Cardinale Domenico Calcagno, Presidente APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), ad Alberto Quadrio Curzio, Presidente emerito del Comitato Scientifico della Fondazione CAPP, Presidente dell’Accademia dei Lincei, ad Alberto Bombassei, Presidente di Brembo S.p.A, Socio Fondatore Fondazione CAPP.

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In conclusione si parlerà della Dottrina Sociale della Chiesa come strumento di Evangelizzazione e il Cardinal Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli offrirà una riflessione su:  Dialogo sull’Evangelizzazione in un mondo di conflitti. Infine sabato la udienza con il Papa  e le conclusioni del Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato con  l’ indirizzo di Sua Santità Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli sul tema:  Un’agenda cristiana comune per il Bene Comune.

Anche quest'anno inoltresi promuove il premio " Economia e Società" per promuovere la conoscenza della Dottrina sociale. 

Inoltre in occasione dei 25 della nascita della Fondazione la Santa Sede ha prodotto una emissione filatelica. Il francobollo è stato realizzato dall'artista Daniela Longo per l’Ufficio Filatelico del Vaticano. E' un'immagine che trae ispirazione da un dettaglio dell'Adorazione dei Magi di Domenico Ghirlandaio, dipinto conservato nella Galleria dello Spedale degli Innocenti a Firenze. E’ un emblema assunto a rappresentazione grafica del “Dublin Process”: una serie di consultazioni organizzate dalla Fondazione "Centesimus Annus - Pro Pontifice", cui partecipano esperti di varie confessioni sul tema della pratica applicazione dei principi etici contenuti e promossi dalla Dottrina Sociale della Chiesa.