Nel distributore dell'Agip del Centro Luna Coop di Sarzana (La Spezia) riceveranno l’Eucarestia alcune fra la cinquantina di donne che si prostituiscono nell’area. Succederà la sera di venerdì 23 dicembre.

Venti di loro vengono incontrate abitualmente ogni settimana dalla decina di volontari delle unità di strada della Comunità Papa Giovanni XXIII . Altre arriveranno dalle vicine strutture protette di accoglienza in Toscana, dove approdano le donne che decidono di cambiare vita e che a volte denunciano i propri aguzzini. Fra la decina di donne che hanno aderito ai programmi di reinserimento sociale ci sono anche alcune mamme, due donne incinte ed una che ha appena partorito.

“Pregheremo per gli sfruttatori — spiega Roberto Gerali , coordinatore delle unità di strada —, ed in particolare per i clienti che sono complici della riduzione in schiavitù delle donne. Molte di loro sono minorenni , arrivate dalla Nigeria con i barconi della disperazione. Vogliamo far vivere alle nostre “sorelle e figlie”, come amava chiamarle il nostro fondatore don Oreste Benzi, un Natale speciale, perché ne hanno il diritto. Noi come cristiani non possiamo sentirci in pace finché non lo potranno festeggiare da persone libere. Invitiamo i giovani, le associazioni, le istituzioni: vengano in strada con noi, venerdì sera”.

La Comunità Papa Giovanni XXIII prosegue con questa ed altre iniziative nella promozione della campagna nazionale "Questo è il mio corpo” (www.questoeilmiocorpo.org), che chiede alle istituzioni azioni di contrasto alla domanda del sesso a pagamento.

Giovanni Paolo Ramonda , responsabile generale della Comunità spiega: "Un terzo delle donne che si prostituiscono sono minorenni. Chiediamo al governo ed al parlamento il varo di una legge che segua il "modello nordico”, recentemente adottato anche in Francia: prevede un regime di sanzioni crescenti per i clienti delle donne che si prostituiscono". La cittadinanza è invitata.