Advertisement

Dalla Polonia un dono per Aleppo

La consegna simbolica della donazione |  | Janusz Gajdamowicz La consegna simbolica della donazione | | Janusz Gajdamowicz

“Il governo polacco è l'unico al mondo che - senza essere un'organizzazione religiosa - aiuta noi, cristiani, a rimanere in Siria. Lo fa in modo disinteressato, senza chiedere qualcosa in cambio. Grazie mille" - ha dichiarato mons. Georges Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo. Il vescovo siriano è andatoo a Wroclaw (Breslavia, in italiano) su invito dell'arcivescovo della città polacca, mons. Jozef Kupny alla conclusione della raccolta fondi per la ricostruzione dell’ospedale di Aleppo.

L’idea del progetto "Un Dono per Aleppo", lanciata nel marzo scorso dall’arcivescovo Kupny, è stata coordinata dai giornalisti della locale radio “Rodzina” (Famiglia) e del settimanale "Niedziela" a Breslavia. I fondi – un milione di zlotych (circa 250 mila euro) - sono stati raccolti nella regione della Bassa Slesia dove si trova l’arcidiocesi di Wroclaw.

La cerimonia della consegna è cominciata con la Messa celebrata nella cattedrale della città durante la quale il vicario di Aleppo ha raccontato la drammatica storia della sua città negli ultimi anni. Dalla fiorente capitale culturale e economica della Siria che contava 4,5 milioni d’abitanti, Aleppo è diventata una città con le rovine materiali e le ferite fisiche e psicologiche dei suoi abitanti dove manca di tutto. Tanti sono partiti. I cristiani negli attacchi hanno perso case e chiese ma i fondi raccolti in Polonia serviranno alla ricostruzione di un edificio che serve a tutti gli abitanti: l’ospedale di san Ludovico, uno dei primi ospedali della città, gestito dalle suore. L'edificio ha sofferto molto a causa dei bombardamenti, anche le attrezzature mediche sono state distrutte. “Non potevamo ricomprarle a causa delle sanzioni imposte alla Siria. Ma adesso, grazie al vostro aiuto, sarà possibile ricostruire l’ospedale ed acquistare attrezzature ospedaliere adeguate" - ha detto il vescovo siriano.

Durante la cerimonia mons. Abou Khazen ha ricevuto un simbolico assegno di 1 milione di zlotych. Invece padre Waldemar Cisło, il direttore della sezione polacca dell’Aiuto alla Chiesa che Soffre, a nome dell’organizzazione, ha dato la medaglia “Amicus noster” all’Arcivescovo di Wroclaw e anche al direttore della Radio “Rodzina” e all'editore di “Niedziela” a Wroclaw, padre Cezary Chwilczyński.

Va ricordato che adesso in Siria si continua a morire di più per la mancanza di assistenza medica che per i combattimenti. Per questo motivo il nunzio apostolico il card. Mario Zenari sta appoggiando i progetti d’aiuto agli ospedali cattolici e alla Caritas, per dare il sollievo alla popolazione - sia cristiani, sia musulmani - che non si può pagare le cure mediche.

Advertisement