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Dalle Diocesi: la comunicazione è speranza

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Tra due settimane – dal 19 al 29 maggio -  entrerà nel vivo il festival delle Comunicazioni sociali che quest’anno si svolgerà a Cesena. Una iniziativa che la società San Paolo e le Paoline portano in giro per l’Italia annualmente in partenariato con le diocesi e con i giornali diocesani. Una opportunità per riflettere a partire dal messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che quest’anno si celebra domenica 28 maggio.

Tema del festival e della Giornata è “Comunicare  speranza e fiducia nel nostro tempo”. Compito alquanto difficile in un tempo in cui i media digitali la fanno da padroni. “la cultura digitale – scrive il direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Cei, don Ivan Maffeis nell’introduzione al volume che porta lo stesso titolo della Giornata ed edito da “La Scuola” – ha modificato in maniera significativa le nostre abitudini.

Ci si connette entro 5 minuti dalla sveglia; nel corso della giornata controlliamo il cellulare in media ogni 6 minuti; una persona su due non lo stacca mai, nemmeno quando è un palestra o in chiesa. Sempre e comunque raggiungibile – scrive ancora – siamo esposti pure alla possibilità di venire costantemente interrotti in quello che facciamo, di poter essere allontanati dagli altri per entrare in altre conversazioni”.

Questo però – spiega il direttore Cei – non “sottovaluta le opportunità che abbiamo tra le mani: accesso diretto, funzionalità e fascinazione, possibilità di informarsi, esprimersi e condividere”. Il festival e la Giornata sono occasioni per riflettere su come i media entrano nella vita familiare, sociale e lavorativa della famiglia, della Chiesa, di ciascuno di noi. A gamba tesa, soprattutto i social network,  si conquistano spazi di vita. “Ospitiamo e salutiamo molto volentieri, come Chiesa che vive in Cesena-Sarsina, la XII edizione del Festival della comunicazione”, scrive nel suo messaggio il vescovo mons. Douglas Regattieri e pubblicato sul settimanale diocesano “Corriere Cesenate”:  “e lo facciamo anche perchè convinti della valenza della comunicazione nel mondo di oggi, delle opportunità e dei rischi che la connessione continua offre a ogni latitudine e a ogni età”.

A Cesena si vivranno, dunque, giornate intense, ricchi di appuntamenti, conferenze, mostre, convegni con diversi ospiti: tra questi l’ex direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, don Luigi Ciotti, don Maurizio Patriciello, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, l’editorialista dell’Osservatore Romano, Lucetta Scaraffia e tanti altri. “Non si parlerà solo di informazione, ma si toccheranno tutti i temi della Comunicazione – ha spiegato il direttore del giornale, Francesco Zanotti presentando l’iniziativa -  un mondo in continua e rapida evoluzione. Un mondo che condiziona, oggi più che mai, i rapporti, il lavoro, la vita in tutti i suoi aspetti”.

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Molte le iniziativa anche nelle varie diocesi italiane. Dal  20 al 28 maggio, la “Settimana delle Comunicazioni”  anche nella diocesi di Albano, alle porte di Roma organizzata dall’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Diocesi e la Famiglia Paolina dei Castelli Romani. E nella diocesi di Nocera Inferiore-Sarno la decima edizione del premio Euanghelion, un riconoscimento ai testimoni della buona notizia, istituito nel 2006 dalla Diocesi di Nocera Inferiore – Sarno. Un appuntamento che quest’anno triplica, dando vita alla prima edizione delle Giornate diocesane della comunicazione con il tema conduttore “Dal centro alla periferia: quando comunicare è una Buona Notizia”. Il Premio Euanghelion vuole riconoscere il lavoro di queste macine che consentono alla buona e bella notizia di non essere soffocata. Un’attività quasi sempre frutto di sinergie. Esempi concreti di questo stile, che saranno insigniti del Premio, sono l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, la Testata giornalistica regionale della Rai e la trasmissione "I ragazzi del
Bambino Gesù". Lunedì 8 maggio un seminario anche a Cassano allo Ionio sul tema “Come leggere, interpretare e riportare attraverso i media la comunicazione sociale del Santo Padre Francesco”. Un tema sul quale si soffermeranno il Vescovo di Cassano allo Jonio, mons. Francesco Savino e p. Gianni Epifani dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei introdotti e coordinati dal direttore dell'Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, Roberto Fittipaldi.

E in questa settimana, in vista delle giornata, l’Ufficio nazionale della Cei ha convocato a Roma i direttori degli uffici diocesani e regionali al quale ha partecipato anche il segretario generale, mons. Nunzio Galantino che nel suo intervento, come riferisce l’agenzia SIR, ha sottolineato che “non dobbiamo farci seppellire dall’irrilevanza, dobbiamo invece farci interpellare e interrogare dalla realtà. Anche la difficoltà deve essere stimolo”, ha aggiunto rivolgendosi a chi sul territorio si occupa della comunicazione diocesana.

Il presule ha detto che bisogna “chiederci fino a che punto la nostra comunicazione ha un’incidenza dal punto di vista pastorale, perché faccia maturare coscienza critica e la consapevolezza che oggi il Vangelo è possibile, è vero”. Galantino ha anche sottolineato come sia importante “imparare a capire e a comunicare nello stile che provvidenzialmente ci viene offerto dal Papa”. Il direttore dell’Ufficio, don Ivan Maffeis, concludendo l’incontro ha detto che si è “voluto rilanciare l’impegno, perché il messaggio del Santo Padre per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, se non è declinato sul territorio, resta un messaggio lontano e, magari, non conosciuto”, ha concluso, evidenziando come “Papa Francesco ci richiama a quella cultura dell’incontro che vive di uno stile di comunicazione, di un’appartenenza ecclesiale e di uno sguardo evangelico sulle cose”.