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Don Valentin beatificato a Burgos con i suoi compagni martiri

La immagine ufficiale dei nuovi beati presentata al vescovo di Burgos |  | Diocesi Burgos La immagine ufficiale dei nuovi beati presentata al vescovo di Burgos | | Diocesi Burgos

Quattro martiri della Guerra Civile in Spagna. A Burgos è stata celebrata la Messa di beatificazione di Valentín Palencia Marquina, sacerdote diocesano, e quattro compagni dal cardinale Angelo Amato prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Valentín Palencia Marquina era nato a Burgos nel 1871, nel 1898, ormai sacerdote, fondò nei pressi di San Esteban il Patronato di San Giuseppe per l’insegnamento e l’educazione dei bambini poveri. Per garantire loro un’esistenza dignitosa, aggiunse un centro di formazione, che arrivò a ospitare circa 110 ragazzi, di cui 40 interni e una sessantina esterni, che beneficiavano anche di una mensa invernale. Il sogno di don Valentín era creare una vera e propria scuola professionale, ma dovette accontentarsi di un laboratorio. L’istituto guadagnava prestigio col passare degli anni, tanto che il fondatore, nel 1925, ricevette l’onorificenza della Croce di Beneficenza da parte del Governo spagnolo. Chi lo conosceva parlava di lui come della misericordia fatta persona.

Con la Guerra Civile gli fu dapprima proibito di celebrare messa, poi fu denunciato al Fronte Popolare di Torrevalega. I quattro suoi più fedeli collaboratori, vollero accompagnarlo. Erano Donato Rodríguez García, di 25 anni, nativo di Santa Olalla de Valdivielso, direttore della banda dell’istituto; Germán García García, ventiquattrenne di Villanueva de Argaño; Zacarías Cuesta Campo, di 20 anni, che veniva da Villasidro; Emilio Huidobro Corrales, che di anni ne aveva diciannove e proveniva da Villaescusa del Butrón. Furono uccisi con lui il 15 gennaio 1937 sul monte Tramalón, nei pressi di Suances, nella comunità autonoma della Cantabria.

L’impegno caritativo di don Valentín fu riconosciuto in maniera postuma dalla sua città d’origine, Burgos, che gli dedicò una strada. Quanto alla sua causa di beatificazione, fu accomunata a quella dei giovani che lo seguirono fino alla fine. Ottenuto il nulla osta dalla Santa Sede il 21 agosto 1996, è stata aperta nella diocesi di Burgos il 30 settembre 1996 e conclusa il 18 marzo 1999; l’8 novembre dello stesso anno ha ottenuto la convalida.

Papa Francesco ha firmato il 30 settembre 2015 il decreto del martirio di don Valentin e dei suoi 4 compagni.

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"I martiri seminano amore, non odio- ha spiiegato il cardinale Amato che ha celebrato la messa in una intervista alla Radio Vaticana- Trasmettono il calore della presenza di Dio anche nel cuore di coloro che li uccidevano. La loro vita buona lenisce le ferite e risana i cuori, guarendoli dai mali dell'odio e della divisione. I martiri rendono più bella e abitabile la casa dell'uomo, invitando a non ripetere il passato oscuro e sanguinoso, ma a costruire e vivere un presente luminoso e fraterno. È questa la buona notizia di ogni beatificazione: rispondere alla vendetta col perdono, ai pensieri di morte con pensieri e gesti di vita, alla violenza con la mitezza. Per questo la Chiesa continua a celebrare e a glorificare i martiri".