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Ecco quanto la CEI investe nel Terzo Mondo

8 per mille | Uno degli spot dell'8 per mille della CEI | www.8permille.it 8 per mille | Uno degli spot dell'8 per mille della CEI | www.8permille.it

Sono 119 progetti, la maggior parte in Africa, per un totale di poco più di 18 milioni: tanto ha stanziato il Comitato della Conferenza Episcopale Italiana per gli interventi caritativi a favore del Terzo mondo. Le cifre sono state decise in una riunione che si è tenuta il 27 e il 28 gennaio a Roma.

Il Comitato stanzia fondi dell’8 per mille. Secondo le cifre del “Sovvenire” pubblicati al termine dell’Assemblea Generale della CEI dello scorso maggio, il 39 per cento dei fondi vengono impiegati per esigenze di culto e pastorali, e poi gli interventi caritativi per un totale di 270 milioni e 350 milioni di euro per il sostentamento del clero.

Dei 270 milioni di interventi caritativi, molti sono gestiti dal Comitato per gli Interventi caritativi a favore del Terzo Mondo. La maggioranza dei progetti sono in Africa (53), e per svilupparli sono stati stanziati 9 milioni di euro. Poi sono stati stanziati 2.947.597 euro 34 progetti in America Latina; 3.194.573 euro 22 progetti in Asia; 2.068.780 euro 6 progetti in Medio Oriente; 721.871 euro 3 progetti in Est Europa; 350.584 euro 1 progetto in Oceania.

Il totale complessivo di 18.284.042 euro.

Riporta il SIR che “tra i progetti più interessanti vi è quello finanziato in Ghana per la realizzazione e l’allestimento, con equipaggiamenti e macchinari medici, del reparto ortopedico e fisioterapico al Centro medico ‘Papa Giovanni Paolo II’ nella diocesi di Konongo-Mampong”.

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I fondi serviranno anche a costruire un Centro di cura psicosociale e igiene mentale nella diocesi di Bangui, in Repubblica Centroafricana. Il centro servirà ad assistere bambini che hanno subito traumi di tipo psicologico durante il conflitto, ed è la prima struttura del genere nel Paese.

Occhi ancora in Africa, dove questi giorni il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, sta svolgendo una visita per celebrare i 40 anni di rapporti diplomatici. Lì il lavoro dei missionari è sviluppatissimo, e viene finanziato un particolare un progetto per la promozione sociale di vedove con figli minori, promosso dall’Associazione Tumaini, nella zona di Goma, dove ci sono stati conflitti che hanno causato migliaia di morti.

E poi c’è il finanziamento di un progetto in Guatemale per la formazione dei contadini e delle donne in Guatemala; un progetto in Kurdistan per il sostegno alle popolazioni sfollate e residenti nelle zone di Erbil (e l’8 per milla ha finanziato lì anche una università Cattolica), di Kirkuk e di Al Kosh; un progetto in Papua Nuova Guinea per la costruzione di nuovi edifici per ampliare il Centro professionale di Kefano.