L’università è una comunità che deve spezzare “quell’individualismo che sempre più inquina anche i processi formativi. Impresa scientifica e comunità educante si rafforzano a vicenda, fondandosi in un patto educativo che non ha niente dell’ottica aziendalista che riduce lo studente a cliente”. Lo ha detto il Vescovo Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, nella Lectio Magistralis con cui ha inaugurato l’anno accademico della Università Europea di Roma. 

Il Segretario Generale della CEI evidenza come l’università abbia un “carattere alternativo” che “nasce dalla possibilità che le appartiene di porsi come spazio dell’esercizio critico della ragione e insieme di elevazione dello spirito e della coscienza civile, capace di resistere alle lusinghe del tempo presente”.

La sfida che il mondo oggi può cogliere - aggiunge Monsignor Galantino - è “la necessità di verificare e rivedere in profondità i processi formativi che vengono offerti alle nuove generazioni: riattivare una riflessione alta intorno al senso e al futuro dell’università”. Missione dell’università - conclude - è la “trasmissione di un sapere capace di costruire un’intelligenza critica e creativa, non ristretta alla ripetizione dei modelli diffusi. In questo orizzonte, in particolare le istituzioni accademiche di ispirazione cristiana possono aiutare l’università tutta a scrutare più profondamente il mistero dell’uomo”.