La tragedia dei migranti  e dei rifugiati è nel cuore di Papa Benedetto XVI. Lo ha ricordato ai fedeli di Ancona riuniti domenica per la festa del Mare il Prefetto della casa Pontificia e segretario particolare del Papa Emerito Georg Gänswein. L’arcivescovo, che ha un legame particolare con le Marche in quanto titolare di Urbisaglia, ha celebrato la messa nel duomo di San Ciriaco e poi ha partecipato alla processione sul mare.

Dopo la messa ha ricordato la preoccupazione per i migranti che muoino in mare del Papa Emerito come quella di Papa Francesco: “''Papa Benedetto prende atto, vede e si preoccupa ma prega molto. La stessa cosa è per Papa Francesco, lo sentiamo ogni giorno”, ed ha aggiunto: “Il mare purtroppo per molti è diventato una tomba, ma il mare deve essere un ponte. Non deve essere un confine: il mare lega, è un ponte fra un Paese e l'altro e fra un continente e l'altro. Se ci sono problemi in un Paese o un continente, l'altra sponda deve aiutare. E' importantissimo, e spero che questo sia il comportamento di questo bellissimo porto di Ancona''.

Durante la celebrazione eucaristica alcune delle intenzioni di preghiera sono state dedicate ai tanti migranti in fuga dalla guerra e dalla fame che in mare hanno trovato la morte. '”Viviamo un tempo difficile, di crisi'”, e in una società  “sempre più dura, crudele, a volte disumana”, ha detto l’arcivescvo all’ omelia: '”dobbiamo recuperare la speranza, la serenità che deriva dalla convinzione della presenza di Dio vivente in mezzo a noi”. E per questo “non dobbiamo rinchiuderci in noi stessi”, ma ritrovare '”il senso dei valori interiori: la giustizia verso gli altri, la misericordia, l'onestà, la capacità di amare veramente”. Il Prefetto è stato accompagnato dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, sabato sera aveva ricevuto il Premio internazionale Portonovo, e prima di ripartire per Roma ha visitato la Sinagoga ebraica di Ancona incontrando la comunità ebraica.

Il cardinale Menichelli nella processione con la immagine di Maria Stella Maris ha ricordato: “Viviamo una giornata particolare, la Festa del Mare. Il mare e Ancona sono legati da tempo, la storia e il buon Dio li hanno uniti. Oggi però le problematiche del mare sono diverse, e la comunità è chiamata a rinnovare il suo sposalizio con il mare: vorrei che tutti insieme capissimo il nuovo, e con l’aiuto di Dio lo vivessimo”.