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Gigi De Palo: "L'Italia punti sulla famiglia"

Gigi De Palo | Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Famigliari, con la sua famiglia | PD Gigi De Palo | Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Famigliari, con la sua famiglia | PD

Una seria politica per la famiglia, per rispondere all’inverno demografico che sta facendo scomparire l’Italia. L’ha richiesta Gigi De Palo, presidente del Forum delle Associazioni Famigliari, ed è solo l’ultimo di una serie di appelli per la famiglia mossi dal Forum. Appelli rimasti inascoltati.

Eppure, secondo l’Istat, la popolazione residente attesa per l’Italia è stimata pari a 58.600.000 nel 2045 e a 53.700.000 nel 2065 con una perdita di 2.100.000 residenti nel 2045 e di 7.000.000 nel 2065.

Commentando il dato il presidente del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, ha affermato: “Ma solo a noi interessa il fatto che l’Italia sta scomparendo a causa di un drammatico inverno demografico? Con cadenza quasi quotidiana l’Istat lancia i suoi allarmi che però servono solo per qualche titolo ad effetto e poi vengono regolarmente dimenticati. Che senso ha il lavoro dell’Istat se i dati elaborati non diventano azione politica?”

Da qui la provazione a varare “una seria politica familiare accompagnata dal rilancio dell’immagine e del ruolo della famiglia”.

Quindi il problema è reale e non soltanto un’invenzione di ‘pochi eletti’. Infatti anche il card. Bagnasco ha affermato che la famiglia è un efficace ammortizzatore sociale: come?

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Di fatto già lo è, perché quando una famiglia si prende cura degli anziani che sono in casa senza far ricorso ai servizi sociali comunali; così quando un giovane non riesce a trovare lavoro e la famiglia se ne fa carico, non facendo ricadere il ‘costo’ sulle amministrazioni locali. Ma non solo questo! La famiglia è anche un ammortizzatore sociale, perché fa risparmiare sui costi sociali. Ci sono studi interessanti che dimostrano che coppie sposate, che non hanno ‘legami liquidi’, producono meno costi, perché al loro interno i bambini vivono più sereni, ma soprattutto sono meno soggetti a dipendenze. Questi dati sono forniti dai laburisti inglesi.

Perciò la famiglia può essere considerata un soggetto economico?

La famiglia è un soggetto economico! Il Forum delle famiglie sta facendo pressione per ragionare insieme alle banche, perché ad un’impresa forniscono agevolazioni fiscali; invece per le famiglie le agevolazioni non sono fornite. Esempio concreto: l’acquisto di una macchina grande è necessario per una famiglia, affinché l’impresa-famiglia può vivere serenamente; anche l’azienda ha la stessa necessità. Allora, perché per un’azienda ci sono mutui a tasso agevolato per l’acquisto e per la famiglia no? Cerchiamo di fare un salto di qualità, ragionando sul fatto che la famiglia non è un malato da curare, ma è la cura del malato. La famiglia non è una realtà che chiede l’elemosina, ma semplicemente giustizia, cioè che venga messa nella condizione di vivere, perché genera anche economia e risparmio sociale. Quindi è una risorsa economica da valorizzare.

Perché si fa fatica ad applicare il ‘fattore famiglia’?

Si fa fatica ad applicarlo per un motivo molto semplice: la politica non vuole studiare. Per realizzare il ‘fattore famiglia’, così come per una revisione fiscale seria, sono necessarie alcune simulazioni e ragionamenti su vasta scala. Invece oggi si pensa più a problemi risolvibili con spot, ma hanno respiro corto, perché è più semplice attuarli e dare soldi a pioggia. Siamo convinti che il ‘fattore famiglia’ sia fondamentale, perché modifica l’impianto fiscale, dando risposta finalmente all’art. 53 della Costituzione Italiana, che parla di tassazione considerando anche i carichi familiari. E’ molto grave che fino ad ora ciò non sia stato fatto, anche perché la politica lo ritiene una soluzione valida. Per realizzarlo occorre studiare”.

Papa Francesco ha ribadito che la famiglia è la gioia del mondo. In quale modo la famiglia può portare questa gioia?

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Semplicemente raccontando quella che è! Tutti abbiamo vissuto le gioie e le difficoltà della famiglia, ma sappiamo che la gioia è molto superiore alla difficoltà. Poi ci sono anche famiglie ferite. Io vengo da una famiglia molto complicata, ma nonostante questo ricordo più le gioie che le difficoltà della mia famiglia. Quindi la famiglia deve raccontare quello che è; solamente così si difende. Se la famiglia racconta la sua quotidianità non può essere antipatica e triste.

In famiglia come conservare un amore appassionato?

Credo che le persone o si sposano o non si sposano, soprattutto a livello di passioni. Non esistono passioni a tempo determinato. La passione è fondamentale, come ha detto anche il papa nell’esortazione apostolica ‘Amoris Laetitia’, perché riempie di senso tutto ciò che fai. Tutti i momenti della nostra vita devono essere vissuti con passione, perché un cristiano si vede dal fatto che ha gioia e passione oppure no!