27 gennaio, Giorno della Memoria. E Migrantes vuole ricordare anche le tante, tantissime vittime dell'odio razziale di etnia rom.

"Anche in Italia - ricorda la Fondazione - non si possono dimenticare i campi di concentramento dei rom realizzati dopo le leggi razziali a Perdasdefogu (Nuoro), ad Agnone (Campobasso), dove molti furono i morti di stenti e di fame, a Tossicia, ai piedi del Gran Sasso. Persone e famiglie rom saranno internate anche a Ferramonti (Cosenza), a Poggio Mirteto (Rieti), nel manicomio dell’Aquila, a Gries (Bolzano). Dopo l’8 settembre del 1943, molti rom liberati dai Carabinieri si uniranno ai partigiani e daranno un contributo significativo, spesso dimenticato, alla Resistenza e alla nascita della democrazia in Italia".

“Nel Giubileo della Misericordia - commenta il Direttore Generale della Fondazione Migrantes Mons. Gian Carlo Perego - questi paesi e città italiane diventano le tappe di un pellegrinaggio per chiedere perdono, ma anche per non dimenticare la memoria di un genocidio nato dal razzismo. Un pellegrinaggio che ci aiuta anche a superare paure e pregiudizi che purtroppo ancora crescono nei confronti dei rom, ma anche dei migranti oggi, e che possono rischiare di sfociare in nuove forme di violenze e di razzismo".