Papa Francesco, sul volo che lo ha portato in Polonia, ha incontrato i giornalisti. Dopo averli salutati ha parlato del tragico episodio di ieri in Francia, dove un anziano sacerdote è stato ucciso mentre celebrava la messa.

"La vera parola - ha osservato il Pontefice - è insicurezza, è quella. Da tempo il mondo è in una guerra a pezzi, questa è una guerra. C'era quella del 1914, poi quella del 1939. Nel mondo di adesso c'è questa. Forse non è tanto organica, organizzata sì. Questo santo sacerdote che è morto mentre offriva le preghiere per tutta la chiesa è uno, ma quanti cristiani, quanti innocenti, quanti bambini... Pensiamo alla Nigeria, ma quella è Africa, come se non importi a qualcuno... Quello lo mettiamo tra parentesi. E' guerra: non abbiamo paura di dire questa verità. Il mondo è in guerra perchè ha perso la pace. Ora speriamo che i giovani ci dicano qualcosa e ci diano speranza in questo momento. Vorrei anche ringraziare chi ha porto le condoglianze e in modo speciale il presidente francese che mi ha telefonato come un fratello e lo ringrazio. Voglio chiarire una cosa: quando parlo di guerra, ne parlo sul serio ma non di guerra di religione. C'è guerra per i soldi, per le risorse, per la natura, per il dominio. Questa è la guerra. Qualcuno può pensare alla guerra di religione? No. Tutte le religioni vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri. Capito?"