Advertisement

GMG, il Papa: "La misericordia è concretezza"

L'abbraccio del Papa con un giovane a Cuba |  | Eduardo Berdejo/CNA L'abbraccio del Papa con un giovane a Cuba | | Eduardo Berdejo/CNA

 

«Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia». E' questo il tema proposto dal Papa nel messaggio ai giovani di tutto per la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà la prossima estate a Cracovia, in Polonia.

Il Giubileo dei Giovani a Cracovia – scrive il Papa nel messaggio per la GMG – sarà uno dei momenti forti di questo Anno Santo”.

Francesco ricorda ai giovani che attraverso Cristo e “specialmente nel suo Mistero Pasquale, il senso più profondo del giubileo trova pieno compimento. Quando in nome di Cristo la Chiesa convoca un giubileo, siamo tutti invitati a vivere uno straordinario tempo di grazia. La Chiesa stessa è chiamata ad offrire in abbondanza segni della presenza e della vicinanza di Dio, a risvegliare nei cuori la capacità di guardare all’essenziale”.

Ma cos'è in definitiva la misericordia di Dio? E' – osserva Papa Bergoglio - “la concretezza di un amore che è fedele, gratuito e sa perdonare.Tutto in Gesù parla di misericordia. Anzi, Egli stesso è la misericordia”.

Advertisement

Dio è sempre un Padre che “non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai. E’ un padre paziente, ci aspetta sempre! Rispetta la nostra libertà, ma rimane sempre fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore. E il suo cuore è in festa per ogni figlio che ritorna. E’ in festa perché è gioia. Dio ha questa gioia, quando uno di noi peccatore va da Lui e chiede il suo perdono. La misericordia di Dio è molto concreta e tutti siamo chiamati a farne esperienza in prima persona”.

Il Papa ricorda l'incontro con la misericordia di Dio che, a 17 anni, gli ha cambiato la vita: “ho scoperto – racconta Francescco – che quando apriamo il cuore con umiltà e trasparenza, possiamo contemplare in modo molto concreto la misericordia di Dio. Ho avuto la certezza che nella persona di quel sacerdote Dio mi stava già aspettando, prima che io facessi il primo passo per andare in chiesa. Noi lo cerchiamo, ma Lui ci anticipa sempre, ci cerca da sempre, e ci trova per primo. Com’è bello incontrare nel sacramento della Riconciliazione l’abbraccio misericordioso del Padre, scoprire il confessionale come il luogo della Misericordia, lasciarci toccare da questo amore misericordioso del Signore che ci perdona sempre”.

La croce è il simbolo della GMG ed in quel legno “possiamo toccare la misericordia di Dio e lasciarci toccare dalla sua stessa misericordia. Saremo veramente beati, felici, soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura”.

Anche noi possiamo essere strumenti di misericordia: riscoprite “le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti. La misericordia non è buonismo, né mero sentimentalismo. Qui c’è la verifica dell’autenticità del nostro essere discepoli di Gesù, della nostra credibilità in quanto cristiani nel mondo di oggi”.

 

Proprio perchè la misericordia è concretezza, il Papa chiede ai giovani di mettere in pratica mensilmente un'opera di misericordia corporale ed una spirituale: “il messaggio della Divina Misericordia costituisce un programma di vita molto concreto ed esigente perché implica delle opere. E una delle opere di misericordia più evidenti, ma forse tra le più difficili da mettere in pratica, è quella di perdonare chi ci ha offeso, chi ci ha fatto del male, coloro che consideriamo come nemici”.

More in Vaticano

 

Perdonare non è facile, ma ricorda ancora Francesco “l’unica via per vincere il male è la misericordia. La giustizia è necessaria, ma da sola non basta. Giustizia e misericordia devono camminare insieme.Bisogna trasmettere al mondo questo fuoco della misericordia”. Guardate Cristo e “lasciatevi raggiungere dal suo sguardo misericordioso, pronto a perdonare ogni vostro peccato, uno sguardo capace di cambiare la vostra vita e di guarire le ferite delle vostre anime, uno sguardo che sazia la sete profonda che dimora nei vostri giovani cuori: sete di amore, di pace, di gioia, e di felicità vera”.