"Il Giubileo della Misericordia è stato un dono dello Spirito Santo che, attraverso Papa Francesco, ha donato al mondo intero la possibilità di scegliere la via della pace e del perdono, della responsabilità e carità". È il commento di Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII, in occasione della chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia.

"Questo Anno Santo – continua Ramonda - ha messo in evidenza come si debba ripartire dagli ultimi, dai poveri, dalla giustizia, per rimettere al centro la fraternità tra gli uomini, tra i popoli, le religioni. La condivisione con i piccoli della terra è la via maestra per continuare a vivere il Vangelo della Misericordia, per edificare una società basata sul gratuito".

La Comunità di don Benzi, di cui il prossimo anno ricorrono dieci anni dalla morte, ha avviato nuove opere di misericordia, come segni tangibili e permanenti del Giubileo. In Calabria si sta aprendo una casa famiglia all'interno del Villaggio della Carità, progetto della Chiesa di Lamezia Terme, un'altra casa è stata inaugurata nell'anno a Locri; in Cile il Vescovo ha donato un terreno alla Comunità per aprire un'accoglienza per il recupero di persone tossicodipendenti.