A Creta proseguono i lavori del Concilio Panortodosso che si è aperto domenica con la Divina Liturgia di Pentecoste presieduta dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I nella Cattedrale di Heraklion.

Nonostante le assenze delle Chiese di Georgia, Bulgaria, Antiochia e soprattutto Mosca i Primati delle Chiese autocefale ortodosse lavorano per cercare di superare le divisioni e raggiungere l’unità. A Creta, oltre al Patriarca Ecumenico Bartolomeo, sono presenti i Patriarchi di Alessandria, Gerusalemme e Romania, e i capi delle chiese autocefale di Cipro, Grecia, Cechia e Slovacchia, Albania, Serbia - che in un primo momento aveva deciso di non partecipare all’assise conciliare - e Polonia.

"La nostra missione - aveva detto infatti Bartolomeo nell’omelia di apertura - è l’unità della Chiesa ortodossa e dei suoi fedeli”. Una unità che è “domanda primordiale dell’umanità in un mondo diviso “.E che l’obiettivo dell’unità tra gli ortodossi fosse quello dell’unità era stato ribadito anche da un comunicato ufficiale del Fanar dopo la defezione dei moscoviti. “La Chiesa ortodossa nel mondo – precisava Costantinopoli – è sul punto di iniziare a Creta un movimento storico a favore dell’unità”.