“Voglio dirvi che apprezzo molto gli incontri di conoscenza e di vicinanza che in questo anno il 150° dalla fondazione dell’Azione Cattolica state facendo con i nonni dell’Associazione. Questa è una cosa molto bella è importante, perché gli anziani sono la memoria storica di ogni comunità, un patrimonio di saggezza e di fede da ascoltare, custodire e valorizzare”. Esordisce così Papa Francesco in Udienza ad una rappresentanza di ragazzi dell’Azione Cattolica Italiana (A.C.R.) per gli auguri natalizi.

Francesco loda le attività dei ragazzi dell’Azione Cattolica. “Nel vostro percorso formativo – aggiunge il Papa - con lo slogan “Pronti a scattare”, attraverso la metafora della fotografia vi impegnate a fissare l’attenzione sui momenti decisivi della vita di Gesù, per cercare di assomigliare sempre più a Lui, il vostro più grande e fedele amico. Guardando alla vita e alla missione di Gesù, noi comprendiamo che Dio è Amore. Dunque, siate buoni “fotografi”, sia di quello che ha fatto Gesù sia della realtà che vi circonda, avendo occhi attenti e vigili. Tante volte ci sono persone dimenticate: nessuno le guarda, nessuno vuole vederle. Sono i più poveri, i più deboli, relegati ai margini della società perché considerati come un problema. Sono l'immagine di Gesù Bambino che non ha trovato accoglienza a Betlemme”.

Francesco pone ai ragazzi varie domande, a cui dare una risposta con il cuore e conclude: “Ma io, a chi do più attenzione? Solo a quelli più forti, che hanno più successo a scuola, nel gioco? A chi sono stato poco attento? Chi ho fatto finta di non vedere? Ecco quali sono le vostre “periferie”: provate a fissare l’obiettivo sui compagni e sulle persone che nessuno vede mai e osate fare il primo passo per incontrarle, donare loro un po’ del vostro tempo, un sorriso, un gesto di tenerezza”.