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Il Papa chiede ai vescovi di essere collaboratori delle gioia dei giovani

Il Papa con i giovani a Cracovia nel 2016 |  | Alan Holdren CNA Il Papa con i giovani a Cracovia nel 2016 | | Alan Holdren CNA

Un bussola sul cammino verso il prossimo sinodo. Così Papa Francesco definisce il testo del documento preparatorio che oggi viene pubblicato per arrivare ad ottobre 2018. I vescovi si confronteranno sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” e proprio ai giovani il Papa ha scritto una lettera in cui ricorda l’invito “ad “uscire” per lanciarvi verso un futuro non conosciuto ma portatore di sicure realizzazioni, incontro al quale Egli stesso vi accompagna. Vi invito ad ascoltare la voce di Dio che risuona nei vostri cuori attraverso il soffio dello Spirito Santo”.

Il Papa rilegge la vicenda di Abramo chiamato dal Dio ad uscire dalla sua terra, dalla sua vita quotidiana. “Quando Dio disse ad Abramo «Vattene»,- scrive Francesco-  che cosa voleva dirgli? Non certamente di fuggire dai suoi o dal mondo. Il suo fu un forte invito, una vocazione, affinché lasciasse tutto e andasse verso una terra nuova. Qual è per noi oggi questa terra nuova, se non una società più giusta e fraterna che voi desiderate profondamente e che volete costruire fino alle periferie del mondo?”.

 

Oggi, scrive il Papa, molti sono costretti a fuggire davvero invece. “Molti giovani sono sottoposti al ricatto della violenza e costretti a fuggire dal loro paese natale. Il loro grido sale a Dio, come quello di Israele schiavo dell’oppressione del Faraone”, scrive Francesco.

Il Papa invita i giovani a mettersi in cammino per cercare Gesù, per incrociare il suo sguardo: “Sono sicuro che, sebbene il frastuono e lo stordimento sembrino regnare nel mondo,

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questa chiamata continua a risuonare nel vostro animo per aprirlo alla gioia piena. Ciò sarà possibile nella misura in cui, anche attraverso l’accompagnamento di guide esperte, saprete intraprendere un itinerario di discernimento per scoprire il progetto di Dio sulla vostra vita. Pure quando il vostro cammino è segnato dalla precarietà e dalla caduta, Dio ricco di misericordia tende la sua mano per rialzarvi”.

Il Papa ricorda l’entusiasmo del “sì” dei giovani a Cracovia, e chiede di nuovo di non avere “paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro. Pure la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori”. E conclude: “Così, anche attraverso il cammino di questo Sinodo, io e i miei fratelli Vescovi vogliamo

diventare ancor più «collaboratori della vostra gioia»” e saluta “ con paterno affetto” i giovani del mondo.