Il cristiano non deve essere tiepido nè tranquillo senza consistenza. Lo ha ribadito stamane il Papa nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.

“Cosa pensa un tiepido? - si è domandato Francesco - Sono tranquillo. Quella tranquillità che inganna. Quando nell’anima di una Chiesa, di una famiglia, di una comunità, di una persona sempre tutto è tranquillo, lì non c’è Dio”. La loro ricchezza - aggiunge - non viene da Dio. E occorre sempre la capacità di discernere. I cristiani tiepidi infatti “perdono la capacità di contemplazione, la capacità di vedere le grandi e belle cose di Dio”. 

In definitiva - conclude Papa Francesco - “l’iniziativa viene dallo Spirito verso il Signore: il Signore sta. Alza gli occhi e dice: vieni, invitami a casa tua. Il Signore sempre sta con amore: o per correggerci o per invitarci a cena o per farsi invitare. Sta per dirci: svegliati’. sta per dirci: apri. Sta per dirci: scendi. Ma sempre è Lui. Io so distinguere nel mio cuore quando il Signore mi dice svegliati? Quando mi dice apri? E quando mi dice scendi? Lo Spirito Santo ci dia la grazia di saper discernere queste chiamate”.