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Il Papa: “Gesù distingue sempre tra la verità e la debolezza umana”

Messa di Santa Marta |  | Osservatore Romano Foto Messa di Santa Marta | | Osservatore Romano Foto

Comprensione per i peccatori,senza negoziare la verità e senza dimenticare la debolezza umana. E’ il tema affrontato nella Messa in Casa Santa Marta dal Papa commentando il brano in cui Gesù parla con i farisei riguardo l’adulterio.

I farisei domandano a Gesù se sia lecito ripudiare la propria moglie. Secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana, Papa Francesco inizia nella sua omelia: “E’ la trappola della casistica, ordita da un piccolo gruppetto di teologi illuminati, convinti di avere tutta la scienza e la saggezza del popolo di Dio. Un’insidia dalla quale Gesù esce, afferma Francesco, andando oltre, alla pienezza del matrimonio. Gesù va alla pienezza dell’armonia della creazione: “Dio li creò maschio e femmina”, i due saranno una carne sola. Non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”.

“Gesù risponde dalla verità schiacciante, dalla verità contundente – nota il Papa - questa è la verità! - dalla pienezza sempre! E Gesù mai negozia la verità. E questi, questo piccolo gruppetto di teologi illuminati, negoziavano sempre la verità, riducendola alla casistica. E Gesù non negozia la verità. E questa è la verità sul matrimonio, non ce né un’altra”.

“Ma Gesù –continua Francesco – è tanto misericordioso, è tanto grande, che mai, mai, mai chiude la porta ai peccatori. Per cui, non si limita a enunciare la verità di Dio ma chiede anche ai farisei cosa Mosè abbia stabilito nella legge. E quando i farisei gli ripetono che contro l’adulterio è lecito scrivere un atto di ripudio, Cristo replica che quella norma fu scritta per la durezza del vostro cuore”. “Ovvero - spiega il Papa - Gesù distingue sempre tra la verità e la debolezza umana”.

Afferma il Pontefice: “Gesù è capace di dire questa verità tanto grande e allo stesso tempo essere tanto comprensivo con i peccatori, con i deboli”.

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Pertanto, rammenta Francesco, queste sono le due cose che Gesù ci insegna: la verità e la comprensione. ciò che i teologi illuminati non riescono a fare, perché chiusi nella trappola “dell’equazione matematica” del “si può? non si può?.

Il Papa conclude nella sua omelia: “Che Gesù ci insegni ad avere con il cuore una grande adesione alla verità e anche con il cuore una grande comprensione e accompagnamento a tutti i nostri fratelli che sono in difficoltà. E questo è un dono, questo lo insegna lo Spirito Santo, non questi dottori illuminati, che per insegnarci hanno bisogno di ridurre la pienezza di Dio ad una equazione casistica”.