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Il Papa: “Il paradiso? Non un luogo da favola, ma l’abbraccio con Dio”

Papa Francesco durante un'Udienza Generale |  | L'Osservatore Romano, ACI Group Papa Francesco durante un'Udienza Generale | | L'Osservatore Romano, ACI Group

E’ l’ultima catechesi sulla speranza cristiana di Papa Francesco. Il Pontefice conclude parlando del paradiso, “meta della speranza” di tutti. Perché Paradiso è anche “una delle ultime parole pronunciate da Gesù sulla croce”.

Nell’Udienza Generale in Piazza San Pietro, Francesco commenta: “È là, sul Calvario, che Gesù ha l’ultimo appuntamento con un peccatore, per spalancare anche a lui le porte del suo Regno. È l’unica volta che la parola paradiso compare nei vangeli. Gesù lo promette a un povero diavolo che sul legno della croce ha avuto il coraggio di rivolgergli la più umile delle richieste: ‘Ricordati di me quando entrerai nel tuo regno’.

“Il buon ladrone – aggiunge il Papa - ci ricorda la nostra vera condizione davanti a Dio: che noi siamo suoi figli, che Lui prova compassione per noi, che Lui è disarmato ogni volta che gli manifestiamo la nostalgia del suo amore. Nelle camere di tanti ospedali o nelle celle delle prigioni questo miracolo si ripete innumerevoli volte: non c’è persona, per quanto abbia vissuto male, a cui resti solo la disperazione e sia proibita la grazia”. Ci aspetta sempre e solo la misericordia infinita di Dio.

Francesco tiene a precisare: “Il paradiso non è un luogo da favola, e nemmeno un giardino incantato. Il paradiso è l’abbraccio con Dio, Amore infinito, e ci entriamo grazie a Gesù, che è morto in croce per noi”.

“E se anche non ci fosse più nessuno che si ricorda di noi – rassicura Papa Francesco - Gesù è lì, accanto a noi. Vuole portarci nel posto più bello che esiste. Ci vuole portare là con quel poco o tanto di bene che c’è stato nella nostra vita, perché nulla vada perduto di ciò che Lui aveva già redento”.

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Conclude Francesco le sue catechesi sulla speranza cristiana: “Questa la meta della nostra esistenza: che tutto si compia, e venga trasformato in amore. Se crediamo questo, la morte smette di farci paura, e possiamo anche sperare di partire da questo mondo in maniera serena, con tanta fiducia”.