“Tutti i pastori dobbiamo congedarci. Arriva un momento dove il Signore ci dice: vai da un’altra parte, vieni da me. E uno dei passi che deve fare un pastore è anche prepararsi per congedarsi bene, non congedarsi a metà. Il pastore che non impara a congedarsi è perché ha qualche legame non buono col gregge, un legame che non è purificato per la Croce di Gesù”. Sono parole del Papa, stamane, nell'omelia della Messa quotidiana a Santa Marta.

Francesco delinea - riferisce la Radio Vaticana - l'identikit del pastore: non deve cedere a compromessi, non deve sentirsi padrone del suo gregge nè deve sentirsi al centro della storia.

Il Papa fa l'esempio dell'Apostolo Paolo “che mai è stato un pastore di compromessi, sa che è in cammino” e per questo si congeda dalla sua gente con una “libertà senza compromessi: così si congeda un pastore”. Il Pontefice conclude chiedendo di pregare per i pastori di oggi “perché la loro vita sia una vita senza compromessi, una vita in cammino, e una vita dove loro non si credano che sono al centro della storia e così imparino a congedarsi”.