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Il Papa: "La famiglia è una benedizione"

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Papa Francesco ha concluso stamane nella consueta udienza generale del mercoledì il ciclo di catechesi sulla famiglia, in preparazione al Sinodo che inizierà il prossimo 4 ottobre.

Occorre - ha spiegato il Pontefice - "una nuova alleanza dell’uomo e della donna" di fronte alla "subordinazione dell’etica al profitto". Una alleanza "non solo necessaria ma anche strategica per l’emancipazione dei popoli dalla colonizzazione del denaro e delle ideologie. Questa alleanza deve ritornare ad orientare la politica, l’economia e la convivenza civile, la famiglia è proprio è all’inizio, alla base di questa cultura mondiale che ci salva da tanti, tanti attacchi, tante distruzioni, tante colonizzazioni che minacciano tanto il mondo: la famiglia + la base per difendersi".

"Siamo alla vigilia di eventi belli e impegnativi - ha ricordato - che sono direttamente legati a questo grande tema: l’Incontro Mondiale delle Famiglie a Filadelfia e il Sinodo dei Vescovi qui a Roma. Entrambi hanno un respiro mondiale, che corrisponde alla dimensione universale del cristianesimo, ma anche alla portata universale di questa comunità umana fondamentale e insostituibile che è appunto la famiglia".

Il Papa ha poi ribadito che "la creazione di Dio non è una semplice premessa filosofica: è l’orizzonte universale della vita e della fede: on c’è un disegno divino diverso dalla creazione e dalla sua salvezza: è per la salvezza della creatura, di ogni creatura, che Dio si è fatto uomo: per noi uomini e per la nostra salvezza, come dice il Credo. E Gesù risorto è il primogenito di ogni creatura. roprio dalla Parola biblica della creazione abbiamo preso la nostra ispirazione fondamentale, nelle nostre brevi meditazioni del mercoledì sulla famiglia. A questa Parola possiamo e dobbiamo nuovamente attingere con ampiezza e profondità: è un grande lavoro, quello che ci aspetta, ma anche molto entusiasmante".

Dio affida la creazione all'uomo e alla donna e a ciò che "accade tra loro dà l’impronta a tutto”. Il no di Adamo ed Eva alla "benedizione di Dio approda fatalmente ad un delirio di onnipotenza che rovina ogni cosa. È ciò che chiamiamo peccato originale. E tutti veniamo al mondo nell’eredità di questa malattia. Nonostante ciò non siamo maledetti, né abbandonati a noi stessi. L’antico racconto del primo amore di Dio per l’uomo e la donna, aveva già pagine scritte col fuoco, a questo riguardo".

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Partendo dal racconto biblico della Genesi Francesco ha sottolineato che "esistono molti luoghi comuni, a volte persino offensivi, sulla donna tentatrice che ispira al male. Invece c’è spazio per una teologia della donna che sia all’altezza di questa benedizione di Dio per lei e per la generazione. Dio segna la donna con una barriera protettiva contro il male, alla quale essa può ricorrere, se vuole, per ogni generazione. Vuol dire che la donna porta una segreta e speciale benedizione, per la difesa della sua creatura dal Maligno! Come la Donna dell’Apocalisse, che corre a nascondere il figlio dal Drago. E Dio la protegge".

In definitiva - ha concluso Papa Bergoglio - quando un uomo e una donna si uniscono ciò è "una benedizione: se abbiamo fede sufficiente, le famiglie dei popoli della storia si riconosceranno in questa benedizione, chiunque si lascia commuovere da questo si metta in cammino con noi, sarà nostro fratello, nostra sorella, senza fare proselitismo, camminiamo insieme sotto questa benedizione, sotto questo scopo di Dio di farci tutti fratelli nella vita in un mondo che va avanti a nasce proprio dalla famiglie, dalla unione dell’uomo e della donna: è all’origine della storia e include tutti gli esseri umani fino alla fine della storia".

Prima della benedizione finale, il Papa ha ricordato l'imminente viaggio apostolico a Cuba e negli Stati Uniti, al via sabato, chiedendo la preghiera di tutti i fedeli.