No agli arrampicatori, a coloro che sono “tentati dal modo di pensare del mondo mondano”. Lo ha detto Papa Francesco, stamane, nell'omelia pronunciata nel corso della Messa a Santa Marta.

“Nella strada che Gesù ci indica per andare avanti - spiega il Papa - il servizio è la regola. Il più grande è quello che più serve, quello che più è al servizio degli altri, non quello che si vanta, che cerca il potere, i soldi, la vanità, l’orgoglio. E quello che è accaduto qui con gli apostoli, è una storia che accade ogni giorno nella Chiesa. Le ambizioni: in ogni comunità - nelle parrocchie o nelle istituzioni - sempre questa voglia di arrampicarsi, di avere il potere”.

Vanità e potere ci portano a fare "chiacchiere, sporcare gli altri. L’invidia e le gelosie fanno questa strada e distruggono. E questo noi lo sappiamo, tutti. Questo accade oggi in ogni istituzione della Chiesa: parrocchie, collegi, altre istituzioni, anche nei vescovadi. La voglia dello spirito del mondo, che è spirito di ricchezza, vanità e orgoglio. Nessuno di noi può dire: no, io sono una persona santa, pulita”.

"Tutti noi - ammonisce Papa Francesco - siamo tentati da queste cose, siamo tentati di distruggere l’altro per salire in su. E’ una tentazione mondana, ma che divide e distrugge la Chiesa, non è lo Spirito di Gesù". Chiediamo "al Signore che ci illumini, per capire che l’amore per il mondo, cioè per questo spirito mondano, è nemico di Dio”.