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Il Papa: "La rivoluzione passa per la tenerezza"

Papa Francesco |  | CTV
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La messa del Papa  |  | Osservatore Romano
La messa del Papa | | Osservatore Romano
Papa Francesco celebra al Santuario de la Virgen del Cobre |  | CTV
Papa Francesco celebra al Santuario de la Virgen del Cobre | | CTV
Papa Francesco |  | CTV
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Quando Dio ci visita ci tira sempre fuori di casa. E' il concetto centrale espresso dal Papa nella messa celebrata a Santiago, nel Santuario de la Virgen de la Caridad del Cobre.

Commentando la Visitazione di Maria ad Elisabetta, Francesco ha ricordato che "lapresenza di Dio nella nostra vita non ci lascia mai tranquilli, ci spinge sempre a muoverci. Quando Dio ci visita, sempre ci tira fuori di casa. Visitati per visitare, incontrati per incontrare, amati per amare". Come ha fatto appunto Maria.

"La gioia che scaturisce dal sapere che Dio è con noi, con la nostra gente - ha aggiunto il Pontefice - risveglia il cuore, mette in movimento le nostre gambe, ci tira fuori, ci porta a condividere la gioia ricevuta come un servizio, come dedizione in tutte quelle situazioni imbarazzanti che i nostri vicini o parenti stanno vivendo".

Maria "ha saputo visitare e accompagnare nelle drammatiche gestazioni di molti dei nostri popoli; ha protetto la lotta di tutti coloro che hanno sofferto per difendere i diritti dei loro figli. E ora, Lei non cessa di portarci la Parola di vita, suo Figlio, nostro Signore".

Anche Cuba non è stata esente dalla presenza materna di Maria: "la patria cubana è nata e cresciuta nel calore della devozione alla Vergine della Carità. In questo Santuario, che conserva la memoria del santo Popolo fedele di Dio che cammina a Cuba, Maria è venerata come Madre della Carità. Da qui Lei custodisce le nostre radici, la nostra identità, perché non ci perdiamo sulle vie della disperazione. L’anima del popolo cubano è stata forgiata tra dolori, privazioni che non sono riusciti a spegnere la fede; quella fede che si è mantenuta viva grazie a tante nonne che hanno continuato a render possibile, nella quotidianità domestica, la presenza viva di Dio; la presenza del Padre che libera, fortifica, risana, dà coraggio ed è rifugio sicuro e segno di nuova risurrezione".

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Ognuno di noi - ha sottolineato ancora il Papa - deve "vivere la rivoluzione della tenerezza come Maria, Madre della Carità. Siamo invitati a uscire di casa, a tenere gli occhi e il cuore aperti agli altri. La nostra rivoluzione passa attraverso la tenerezza, attraverso la gioia che diventa sempre prossimità, che si fa sempre compassione e ci porta a coinvolgerci, per servire, nella vita degli altri. La nostra fede ci fa uscire dicasa e andare incontro agli altri per condividere gioie e dolori, speranze e frustrazioni".

Come Chiesa abbiamo il dovere di uscire e servire, lasciare le sacrestie e "accompagnare la vita, sostenere la speranza, essere segno di unità. Come Maria, Madre della Carità, vogliamo essere una Chiesa che esca di casa per gettare ponti, abbattere muri, seminare riconciliazione".

Dobbiamo camminare - ha concluso il Papa - "con i nostri fratelli. Tutti insieme, servendo, aiutando. tutti figli di Dio, di Maria, di questa nobile terra cubana".