"A Maria Regina della pace, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare ancora una volta le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo soffrono a causa di calamità naturali, di tensioni sociali o di conflitti. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti consolazione e un futuro di serenità e di concordia!". E' con questa invocazione che Papa Francesco ha concluso l'Angelus di oggi, in occasione della Solennità dell'Assuzione della Beata Vergine Maria.

Ripercorrendo il bravo evangelico della Visitazione, il Papa sottolinea l'atmosfera di gioia che pervade la casa di Zaccaria ed Elisabetta. Una "gioia piena" - sottolinea il Pontefice - che  "si esprime con la voce di Maria nella preghiera stupenda che il Vangelo di Luca ci ha trasmesso e che, dalla prima parola latina, si chiama Magnificat. È un canto di lode a Dio che opera cose grandi attraverso le persone umili, sconosciut al mondo, come è Maria stessa, come è il suo sposo Giuseppe, e come è anche il luogo in cui vivono, Nazaret... Le grandi cose che il Signore fa nel mondo con gli uomini umili, l'umiltà è come un vuoto che lascia posto a Dio. L'umile è potente perchè umile. Come va la mia umiltà?".

Oltre alla gioia, in quella casa, si respira la fede. Maria ha creduto, dice il Papa ripetendo le parole di Elisabetta. "Tutto questo vorremmo avvenisse anche oggi nelle nostre case. Celebrando Maria Santissima Assunta in Cielo, vorremmo che Lei, ancora una volta, portasse a noi, alle nostre famiglie, alle nostre comunità, quel dono immenso, quella grazia unica che dobbiamo sempre chiedere per prima e al di sopra delle altre grazie che pure ci stanno a cuore: la grazia che è Gesù Cristo!".

"Portando Gesù - conclude Francesco - la Madonna porta anche a noi una gioia nuova, piena di significato; ci porta una nuova capacità di attraversare con fede i momenti più dolorosi e difficili; ci porta la capacità di misericordia, per perdonarci, comprenderci, sostenerci gli uni gli altri. Maria è modello di virtù e di fede. E le chiediamo che ci custodisca e ci sostenga; che possiamo avere una fede forte, gioiosa e misericordiosa; che ci aiuti ad essere santi, per incontrarci con lei, un giorno, in Paradiso".