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Il Papa: “Non preghiamo come pappagalli e senza interesse”

Papa Francesco, Santa Marta |  | Vatican Media, ACI Group Papa Francesco, Santa Marta | | Vatican Media, ACI Group

Nel Vangelo la preghiera di coloro che riescono dal Signore ad avere ciò che chiedono nasce dalla fede e dal coraggio. La riflessione del Papa, nell'omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, parte da questa considerazione.

Secondo quanto diffuso dal portale Vatican News, il Papa commentando il Vangelo odierno, chiarisce da subito come pregare. “Non lo facciamo come pappagalli e senza interesse, in quello che chiediamo, semmai - suggerisce il Papa - supplichiamo il Signore di aiutare la nostra poca fedemanche davanti alle difficoltà. Sono tanti infatti gli episodi del Vangelo in cui avvicinarsi al Signore è difficile per chi è nel bisogno e questo serve da esempio a ciascuno di noi. Il paralitico, nell'odierno Vangelo di Marco, per esempio, viene addirittura calato dal tetto perchè la sua barella raggiunga il Signore che sta predicando tra l'immensa folla. La volontà fa trovare una soluzione”.

Dopo la fede, il coraggio: “Tante volte, ci vuole pazienza e saper aspettare i tempi ma non mollare, andare sempre avanti – osserva il Papa - Ma se io con fede mi avvicino al Signore e dico: Ma se tu vuoi, puoi darmi questa grazia, e poi ma… siccome la grazia dopo tre giorni non è arrivata, un’altra cosa… e mi dimentico”.

 

 

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