Oggi "sui telegiornali, sui giornali vediamo che ci sono le guerre, le distruzioni, l’odio, l’inimicizia. Anche ci sono uomini e donne che lavorano tanto per fabbricare armi per uccidere, armi che alla fine divengono bagnate nel sangue di tanti innocenti, di tanta gente. Ci sono le guerre! Ci sono le guerre e c’è quella cattiveria di preparare la guerra, di fare le armi contro l’altro, per uccidere! La pace salva, la pace ti fa vivere, ti fa crescere; la guerra ti annienta, ti porta giù". Lo ha detto il Papa, nel corso dell'omelia pronunciata stamane nella Messa quotidiana a Santa Marta.

La guerra - ha ammonito Francesco - non è solo quella che si vede in tv, esiste anche tra noi pertanto bisogna perdonare. "Se tu non sai perdonare, tu non sei cristiano. Sarai un buon uomo, una buona donna… Perché non fai quello che ha fatto il Signore. Ma pure: se tu non perdoni, tu non puoi ricevere la pace del Signore, il perdono del Signore. E ogni giorno, quando preghiamo il Padre Nostro: Perdonaci, come noi perdoniamo…. Perdonatevi! Come il Signore vi ha perdonato, così fate voi".

Il Papa ha anche ricordato quante persone eroiche ci siano tra i cristiani, coloro "che sopportano di alzarsi presto al mattino e andare al lavoro – tante volte un lavoro ingiusto, mal pagato – per tornare in tarda serata, per mantenere la moglie e i figli. Questi sono i giusti". Di contro ci sono quelli che "fanno lavorare la lingua e fanno la guerra, la lingua distrugge, fa la guerra!".

Infine un appello ai sacerdoti, affinchè siano misericordiosi. "Se tu sei prete e non te la senti di essere misericordioso - ha ammonito il Pontefice - di’ al tuo vescovo che ti dia un lavoro amministrativo, ma non scendere in confessionale, per favore! Un prete che non è misericordioso fa tanto male nel confessionale! Bastona la gente." Occorrono - ha concluso Francesco - "sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità" tipici dello "stile cristiano, con il quale Gesù ha fatto la pace e la riconciliazione".