Commentando l'episodio biblico del vitello d'oro, il Papa ribadisce il no alla corruzione dei comportamenti. “Niente tangente. Io sono con il popolo. E sono con Te. Questa è la preghiera di intercessione: una preghiera che argomenta, che ha il coraggio di dire in faccia al Signore, che è paziente. Ci vuole pazienza, nella preghiera di intercessione: noi non possiamo promettere a qualcuno di pregare per lui e poi finire la cosa con un Padre Nostro e un’Ave Maria e andarcene. No. Se tu dici di pregare per un altro, devi andare per questa strada. E ci vuole pazienza”.

“Per la preghiera di intercessione - spiega il Papa secondo quanto riporta Vatican News - ci vogliono due cose: coraggio, cioè parresia, coraggio, e pazienza. Se io voglio che il Signore ascolti qualcosa che gli chiedo, devo andare, e andare, e andare, bussare alla porta, e busso al cuore di Dio, e busso di qua … ma perché il mio cuore è coinvolto con quello! Ma se il mio cuore non si coinvolge con quel bisogno, con quella persona per la quale devo pregare, non sarà capace neppure del coraggio e della pazienza. Che il Signore ci dia questa grazia. La grazia di pregare davanti a Dio con libertà, come figli; di pregare con insistenza, di pregare con pazienza. Ma soprattutto, pregare sapendo che io parlo con mio Padre e mi ascolterà. Che il Signore ci aiuti a progredire in questa preghiera di intercessione”.