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Il Papa rientra dagli esercizi. Oggi pomeriggio al Vicariato con i parroci prefetti

Papa Francesco in pulmino rientra in Vaticano |  | L'Osservatore Romano, ACI Group
Papa Francesco in pulmino rientra in Vaticano | | L'Osservatore Romano, ACI Group
Papa Francesco ad Ariccia |  | L'Osservatore Romano, ACI Group
Papa Francesco ad Ariccia | | L'Osservatore Romano, ACI Group
Papa Francesco e padre Giulio Michelini |  | L'Osservatore Romano, ACI Group
Papa Francesco e padre Giulio Michelini | | L'Osservatore Romano, ACI Group

Papa Francesco è rientrato alle 11.30 in Vaticano dopo aver terminato gli Esercizi Spirituali, nove meditazioni scritte quest’anno dal francescano Padre Giulio Michelini. Lo comunica una nota ufficiale della Sala Stampa Vaticana.

"Voglio ringraziarti per il bene che hai voluto farci e per il bene che ci hai fatto - ha detto il Papa a padre Michelini durante il saluto - Prima di tutto, per il tuo mostrarti come sei, naturale, senza “faccia da immaginetta”. Naturale. Senza artifici. Con tutto il bagaglio della tua vita: gli studi, le pubblicazioni, gli amici, i genitori, i giovani frati che tu devi custodire… Tutto, tutto. Grazie per essere “normale”.

Questa mattina il Papa ha celebrato ad Ariccia la Messa per la Siria e ha mandato 100.000 euro ai poveri di Aleppo, grazie anche al contributo della Curia Romana. La donazione sarà effettuata tramite la Elemosineria Apostolica attraverso la Custodia di Terra Santa. 

"E’ vero - ha continuato il Papa nel saluto al francescano che lo ha accompagnato in questi ultimi cinque giorni - c’è una montagna di cose per meditare, ma sant’Ignazio dice che quando uno trova negli Esercizi una cosa che dà consolazione o desolazione, deve fermarsi lì e non andare avanti. Sicuramente ognuno di noi ne ha trovate una o due, tra tutto questo. E il resto non è spreco, rimane, servirà per un’altra volta". Francesco infine gli ha augurato di essere "un buon frate".

Era la pagina finale di Matteo, quella della Risurrezione, al centro della meditazione di oggi: una pagina di respiro, commenta padre Giulio Michelini, che svela il mistero cristiano. Dopo il dolore e la Passione non c’è la fine, ma c’è un nuovo inizio, che è la Risurrezione. 

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Le parole di Matteo mettono in chiaro anche un’altra dimensione della Resurrezione, il perdono. Gesù Risorto vuole incontrare gli undici discepoli e li chiama 'fratelli', li ha perdonati per averlo abbandonato; e li incontra in Galilea, 'prostrati' ma nel contempo 'dubbiosi'. Eppure si fa loro vicino, e la narrazione di Matteo si conclude con le parole: 'Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo'. E’ davvero questo, conclude padre Michelini, il 'modo di fare di Dio' la cui Parola è 'capace di illuminare i nostri limiti e trasformarli in opportunità: "Si tratta della risorsa più grande che abbiamo - dice il francescano - nonostante i nostri dubbi e la parte cattiva di noi e i nostri peccati”.

Questa sera, alle 17, il Papa si recherà al Vicariato di Roma per incontrare i parroci prefetti della diocesi. “Si tratta di un incontro assolutamente privato, che rientra nella normale prassi della vita della Chiesa", afferma la Vicedirettrice della Sala Stampa.