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Galantino: Il Papa sarà a Firenze e Prato il 10 novembre

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L’annuncio è dato in contemporanea a Roma e Firenze e Prato: Papa Francesco il 10 novembre sarà nelle due città toscane. A Roma l’annuncio è stato dato dal segretario della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Nunzio Galantino presentando alla stampa la conclusione dei lavori del Consiglio permanente.

A Firenze il cardinale Betori ha anche rivelato che Bergolgio non conosce la città. A Prato, come a Roma, si è tenuto a ricordare che la visita è per tutta la cittadinanza e non solo per i lavoratori cinesi. Monsignor  Franco Agostinelli ha spiegato che Francesco arriverà intorno alle  8.00 a Prato in elicottero e poi sarà in cattedrale per incontrare il mondo del lavoro. Poi si sposterà a Firenze in cattedrale per incontrare i partecipanti al V Convegno ecclesiale della Chiesa italiana. mezz’ora dopo sarà nella basilica Santissima Annunciata per un incontro con i malati e alle 13 pranzerà con i poveri alla mensa di San Francesco poverino in piazza Ss. Annunziata. Alle 15.30 circa è prevista la celebrazione della messa nello stadio comunale “Luigi Franchi”, poi il rientro in Vaticano.

A Roma monsignor Galantino ha spiegato il senso del viaggio del Papa come una attenzione speciale alla Chiesa italiana, che sarà evidente anche nell’ incontro durante la Assemblea generale di maggio. Dal 18 al 21 del mese i vescovi italiani saranno come sempre in Vaticano e tra i temi ci saranno anche quelli più “caldi” come le proposte normative sulle unione tra omosessuali e la questione del gender.

Sulla proposta di ddl Cirinnà Galantino ha detto che “ancora una volta è in atto un tentativo di equiparare realtà che di fatto sono diverse tra loro”. La proposta approvata ieri alla commissione giustizia del Senato, che intende dare vita in Italia alle “unioni civili”, parificandole di fatto al matrimonio eccetto che per le adozioni, deve essere discussa ora in parlamento. Si tratta per Galantino di un “uso improprio e ideologico dello strumento giuridico. Occorre invece avere il coraggio di riconoscere le differenze, senza pretese di fare del terrorismo linguistico, confondendo il doveroso rispetto dei diritti con una forzature giuridica”.

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Altro fronte aperto quello della ideologia gender che il Papa sabato 21 marzo a Napoli ha definito “sbaglio della mente umana” che “crea tanta confusione”. Espressione che il cardinale Bagnasco ha ripreso nella sua prolusione all’inizio del lavori del Consiglio Permanente.

“La Chiesa italiana intende fare la sua parte di fronte alla pericolosità della ‘colonizzazione ideologica del gender’ nelle scuole italiane” ha detto Galantino rispondendo ai giornalisti . Ed ha aggiunto che “non è un caso che ci sia stato chi ha voluto introdurre in maniera scorretta e surrettizia nella scuola certi testi.” Galantino ha parlato di necessaria formazione culturale delle famiglie ed ha aggiunto che si deve “decidere se, attraverso la mobilitazione, si risolve il problema oppure avendo docenti capaci di rispondere con la testa a certi tipi di problemi. Se la cultura è questa, allora la bella notizia è che la Cei è impegnata non da oggi su questo tema, come mostrano i tanti testi sul gender. La cultura è un primo passo”.

Il Consiglio ha anche deciso che sarà il cardinale Bagnasco il referente per la Pontificia Commissione per la tutela dei minori, e che si sta provvedendo a creare una commissione della CEI che applichi le linee guida scritte su indicazione della Congregazione della Dottrina della Fede.

A chi chiedeva notizie sui risultati del questionario di preparazione del Sinodo sulla Famiglia Galantino ha risposto che ancora sono in lavorazione.