La familiarità con Gesù è il tema centrale dell'omelia proposta stamane dal Papa durante la Messa a Santa Marta.

Avere familiarità con Gesù - spiega Francesco secondo quanto riportato dalla Radio Vaticana - vuol dire "entrare nella casa di Gesù: entrare in quella atmosfera, vivere quella atmosfera, che è nella casa di Gesù. Vivere lì, contemplare, essere liberi, lì. Perché i figli sono i liberi, quelli che abitano la casa del Signore sono i liberi, quelli che hanno familiarità con Lui sono i liberi. Gli altri, usando una parola della Bibbia, sono i figli della schiava, sono cristiani ma non osano avvicinarsi, non osano avere questa familiarità col Signore, e sempre c’è una distanza che li separa dal Signore".

Per avere familiarità con Gesù - continua il Papa - bisogna pregare: "stare con Lui, guardarlo, ascoltare la sua Parola, cercare di praticarla, parlare con Lui", una "preghiera che si fa anche di strada".

"Diamo il passo - conclude il Pontefice - in questo atteggiamento di familiarità col Signore. Quel cristiano, con i problemi, che va nel bus, nel metro e interiormente parla col Signore o almeno sa che il Signore lo guarda, gli è vicino: questa è la familiarità, è vicinanza, è sentirsi della famiglia di Gesù. Chiediamo questa grazia per tutti noi, capire cosa significa familiarità col Signore".