Advertisement

Il Re e la Regina dei Paesi Bassi dal Papa con tulipani bianchi e gialli

Papa Francesco e i Reali dei Paesi Bassi |  | da una pagina twitter di Jaime deBourbonParme, pd
Papa Francesco e i Reali dei Paesi Bassi | | da una pagina twitter di Jaime deBourbonParme, pd
Il bastone donato ai Reali dei Paesi Bassi |  | Holy See Press
Il bastone donato ai Reali dei Paesi Bassi | | Holy See Press

Fiori olandesi. Tulipani bianchi e gialli. E’ il dono dei reali dei Paesi Bassi, il Re Willem-Alexander e la Regina Máxima a Papa Francesco. "Non solo per Pasqua i fiori olandesi dovrebbero essere in Vaticano, bisogna piantarli!", hanno detto i Reali al Papa.

I reali olandesi sono stati ricevuti questa mattina dal Pontefice presso il Palazzo Apostolico. Trentacinque minuti di colloquio privato con interprete. Ma non sono mancate battute in spagnolo, vista anche l’origine argentina della Regina.

Papa Francesco ha donato alla coppia dei reali di Olanda il medaglione di San Martino che riveste un povero con il suo mantello, i suoi tre documenti, l’enciclica “Evangelii Gaudium” e la “Laudato Sii”, l’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” e il Messaggio della pace.

La Regina Maxima, rigorosamente vestita di nero come da protocollo, ha fatto un inchino al Papa ed è rimasta con il Re e il Pontefice anche dopo i saluti.

I Sovrani hanno poi incontrato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Advertisement

“La visita Stato alla Città del Vaticano – riporta un comunicato ufficiale della Sala Stampa Vaticana - sottolinea i legami bilaterali e multilaterali tra i Paesi Bassi e il Vaticano. Papa Francesco rappresenta 1,2 miliardi di fedeli della Chiesa Cattolica. In tutto il mondo la chiesa è inserita nel tessuto sociale locale. Da questa posizione particolare la Santa Sede può dare un contributo diplomatico alle sfide sociali internazionali come i conflitti, il clima, la povertà e la migrazione”.

"I cordiali colloqui - continua lo stesso comunicato - hanno permesso uno scambio di valutazioni su alcune tematiche di interesse condiviso, quali la tutela dell’ambiente e la lotta alla povertà, nonché circa lo specifico contributo della Santa Sede e della Chiesa Cattolica in detti campi. Particolare attenzione è stata rivolta al fenomeno migratorio, sottolineando l’importanza della pacifica convivenza tra culture differenti, e all’impegno comune per promuovere la pace e la sicurezza globale, con speciale riferimento ad alcune aree di conflitto".

Da martedì 20 giugno a venerdì 23 giugno il Re e la Regina compiranno anche una visita di Stato alla Repubblica Italiana.

Nella mattinata la Coppia Reale ha visitato in primo luogo la Chiesa dei Frisoni. Questa chiesa risalente al 1140, si trova nel luogo dove già nell’ottavo secolo si incontravano i pellegrini provenienti dai Paesi Bassi. Il Re e la Regina sono accolti dal Rettore Monsignor Hurkmans, che ogni settimana celebra qui la messa in lingua olandese.

Infine, un ultimo appuntamento importante per la coppia dei Reali in Vaticano. Nella Biblioteca Apostolica è stato consegnato al Re il Bastone di Comandamento attribuito a Guglielmo d’Orange. I cattolici spagnoli si appropriarono di questo bastone dopo la loro vittoria sui rivoltosi olandesi protestanti nella battaglia del Mookerheide (1574).

Questo bastone, che porta lo stemma di Guglielmo d’Orange, sarà offerto in comodato d’uso dal convento dei gesuiti catalano Sant Cugat e consegnato dal Superiore Generale dei Gesuiti, padre Arturo Sosa Abascal. Il bastone sarà in mostra al museo nazionale militare olandese a Soesterberg dal mese di aprile fino a ottobre 2018, nell’ambito di una mostra su Guglielmo d’Orange.

More in Vaticano

"La consegna del bastone - specifica una nota vaticana - rappresenta anche una testimonianza di riconciliazione, e dell'attuale unione tra i due paesi e le religioni. E 'anche un simbolo del lungo cammino che la Chiesa cattolica romana, ma anche il Regno dei Paesi Bassi, hanno percorso dal passato di rivalità, guerra e repressione ad  un presente di rispetto reciproco e di promozione di pace e dei diritti umani. Questo è particolarmente rilevante in un momento di crescenti sfide per la pace, il clima, la povertà e la migrazione; ora la collaborazione diplomatica sta diventando sempre più importante".