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La sindaco di Betlemme: il restauro della Natività è una grande occasione per i giovani

Vera Baboun, sindaco di Betlemme |  | VG Vera Baboun, sindaco di Betlemme | | VG

La Basilica della Natività a Betlemme riceve circa due milioni di visitatori ogni anno, ma fino al 2010 era difficile porter avviare dei lavori e non solo per motivi politici. Ma fu fatto il primo passo con un accordo tra le confessioni e lo Stato Palestinese.

Dopo che l’UNESCO l’ha inserita nel Patrimonio dell’ Umanità si è riusciti ad iniziare il lavoro di consolidamento. E ora il cantiere della basilica è anche un cantiere di educazione. A guidare i restauri è il Centro Piacenti che cura diverse opere internazionali.

Vera Baboun è il sindaco di Betlemme. Donna cristiana in una città difficile si spende per la gente e per il grandioso progetto del restauro della basilica della Natività. Non poteva mancare a Roma in occasione della giornata di presentazione dello stato del restauro alla comunità internazionale che si è svolta il 13 giugno.

“Il restauro della Natività- dice il sindaco ad ACI Stampa- è importante per l’identità, per i pellegrini e perché entrare nella basilica significa poter godere di tutto il grande patrimonio artistico e spirituale, e infine la parte artistica con la narrazione della fede cristiana. Tutto il mondo così è lì, in quelle opere.

Le 46 colonne ad esempio sono dipinte con immagini di Santi di ogni parte del mondo cristiano dell’epoca, da Oriente ed Occidente, da tutto il Mediterraneo, e così portano tutto il mondo insieme in un solo posto. E così restaurare queste colonne è uno dei nostri più importanti obiettivi.

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E così anche per il pavimento della natività, infatti si sono potuti vedere dei grandi mosaici e uno degli scopi dei lavori sarà quello di rendere visibile questa decorazione. Tutto per riunire il passato e il presente e creare una connessione culturale.

E infatti ci sono tante differenze tra prima e dopo il restauro non si tratta solo di una rivelazione artistica ma crediamo che possa rivelare anche la universalità della basilica della Natività non solo come messaggio, ma anche come impronta”.

Quanto è importante questo restauro per la città di Betlemme anche per le possibilità di lavoro che porta?

Si è una grande opportunità perché la gente di Betlemme soffre molto  per la disoccupazione che tocca il 27 per cento. Stiamo facendo dei progetti perché la gente possa trovare nuove opportunità. Per la prima volta la Basilica è nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Anche per questo stiamo dando la possibilità ai nostri giovani ingegneri di specializzarsi in conservazione del Patrimonio per cui stiamo dando una nuova dimensione ai nostri giovani per iniziare un nuovo modo di esperienza di lavoro, e questo proprio grazie al progetto della Natività.