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La "statio" dei santi Nereo ed Achilleo

La chiesa dei Santi Nero ed Achilleo a Caracalla  |  | OB La chiesa dei Santi Nero ed Achilleo a Caracalla | | OB

La chiesa dei santi Nereo ed Achilleo alle Terme di Caracalla è una chiesa carolingia, costruita da Papa Leone III all’inizio del IX secolo. La chiesa carolingia ha sostituito un’altra chiesa dedicata ai due martiri della catacomba di Domitilla, ma non si conoscono tracce della chiesa più antica.

La chiesa precedente è menzionata per la prima volta nel VI secolo, che è un secolo in cui la venerazione per molti martiri importanti delle catacombe viene portato in città. A San Sisto, papa del III secolo sepolto nelle catacombe di San Callisto, viene dedicata una chiesa oggi delle suore domenicane di fronte alla chiesa dei santi Nereo ed Achilleo. A Santa Balbina, che aveva fondato una catacomba tra la Via Appia e l’Ardeatina, si dedica nel VI secolo una chiesa nella stessa zona, dietro le Terme di Caracalla. Ai Santi Marcellino e Pietro, martiri della Via Labicana, viene dedicata una chiesa vicino al Laterano.

Forse l’antica dei santi Nereo ed Achilleo aveva preso il posto di una parrocchia, un titulus, chiamato titulus Fasciolae, il cui nome secondo la tradizione era legato alla leggenda di San Pietro. Mentre stava per lasciare Roma, fuggito dal carcere Mamertino, fuori dalla Porta Capena avrebbe perso una benda, una fasciola, che gli fasciava le ferite. Una pia matrona avrebbe raccolto la fasciola.

Nereo ed Achilleo invece sono martiri importanti sepolti nella catacomba di Domitilla, dove una chiesa semi-ipogea ancora oggi conserva il luogo della loro sepoltura. Probabilmente erano soldati romani diventati cristiani, e perciò uccisi durante la crudele persecuzione di Diocleziano.

In occasione del giubileo del 1475, nell'àmbito del programma di edificazione portato avanti da papa Sisto IV, la chiesa venne ricostruita una prima volta, mentre risale al giubileo del 1600 l'ultima delle grandi ristrutturazioni, finanziata dal Cesare Baronio, morto nel 1607, cardinale titolare della chiesa. La chiesa è affidata alla congregazione degli oratoriani di San Filippo Neri.

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