É un messaggio di grande incoraggiamento quello del Papa al “ Gruppo Santa Marta” che in questi giorni a Madrid riunisce forze dell’ ordine e vescovi per combattere la tratta degli esseri umani. Il Gruppo prende il nome dalla residenza di Papa Francesco, dove la prima delegazione fu ricevuta nell’aprile dello scorso anno.

Come riporta la Radio Vaticana, il Papa esprime “gioia e soddisfazione pastorale” perché il gruppo Santa Marta torni a riunirsi di nuovo nel simbolico Monastero di San Lorenzo del Escorial. Francesco ha ricordato i diversi incontri organizzati in Vaticano come l’incontro di sindaci che “hanno firmato una dichiarazione in cui si impegnano loro stessi a debellare le nuove forme di schiavitù, che hanno condannato come un crimine contro l’umanità”.

Un riferimento anche all’ Agenda 2030, con gli obiettivi dell’Onu tra cui  “adottare misure immediate ed efficaci per debellare il lavoro forzato e porre fine alle nuove forme di schiavitù e alla tratta di essere umani, assicurando il divieto e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile, compreso il reclutamento e l’utilizzo di bambini soldati ed entro il 2025 porre fine al lavoro infantile in tutte le sue forme”. Francesco afferma poi che “il mondo chiede con forza a tutti i governanti una volontà effettiva, pratica, costante, fatta di passi concreti e di misure immediate, per preservare e migliorare l’ambiente naturale e vincere quanto prima il fenomeno dell’esclusione sociale ed economica, con le sue tristi conseguenze di tratta degli esseri umani, commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato”.