“Mentre il Parlamento britannico, prevalentemente composto da non cattolici, respinge a larghissima maggioranza la richiesta del diritto al suicidio con l'aiuto dello Stato, una componente del Parlamento italiano si organizza par arrivare ad approvare l'eutanasia nel nostro Paese”. E’ la netta presa di posizione del Movimento per la vita italiano, reso noto in una nota dell’Associazione.

Questo atteggiamento politico vuole far “credere che la divisione sia tra laici e cattolici o tra progressisti e conservatori, invece che tra coloro che, per quanto ufficialmente di sinistra, sono sensibili ai richiami dell'individualismo radicale e quanti ritengono che la vita sia un bene della comunità oltre che dell'individuo e sono convinti che al disagio di chi soffre ed è nel bisogno non si risponde accorciandogli la vita, ma con la solidarietà, le cure palliative, l'accompagnamento sino alla fine”.

Secondo il Movimento per la vita, “la rottura del precetto che vieta al medico di uccidere il suo paziente, fondato sul giuramento di Ippocrate, costituirebbe un grave vulnus al patto di fiducia che li lega, snaturando ancora di più la professione medica già sconvolta da pressioni di tipo utilitaristico e mercantilistico”.