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Nell'Ora del Mondo, la supplica alla Madonna di Pompei

Il Papa a Pompei |  | Santuario / Domenico Cinque Il Papa a Pompei | | Santuario / Domenico Cinque

Sono tantissimi i fedeli giunti a Pompei questa mattina per assistere alla tradizionale supplica alla Madonna del Rosario. Monsignor Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino, ha presieduto la celebrazione della Messa e la recita della Supplica sul sagrato della Basilica della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei. A concelebrare, l’arcivescovo di Pompei, monsignor Tommaso Caputo, altri vescovi della Campania e il clero della diocesi mariana.

La supplica avviene nell’ “Ora del Mondo”, le 12 in punto, come vuole la tradizione fin dal 1883, quando, durante la festa di ottobre, fu recitata, per la prima volta, la preghiera composta del beato Bartolo Longo, fondatore del santuario e della Nuova Pompei.

“Molte volte non sappiamo cosa chiedere nella nostra preghiera. Maria ci invita a domandare sempre, con insistenza e perseveranza, che il Signore ci invii il Suo Spirito affinché sia rinnovata la faccia della terra”, ha commentato Monsignor Tscherrig sottolineando come “in comunione con lo Spirito di Dio spariranno tra noi l’odio e le contese, la divisione e il disprezzo dell’altro, la diffamazione e le parole che feriscono, i sentimenti che uccidono”.

Il nunzio ha portato ai fedeli il saluto e la benedizione del Pontefice, assicurando loro la sua vicinanza paterna ed esortandoli ad affidare l’Italia e il mondo alla materna intercessione e protezione della Vergine. Francesco, da parte sua, in un tweet postato in mattinata sull’account @Pontifex ha invocato Santa Maria regina del rosario, chiedendole di implorare "la misericordia di Gesù per tutti noi peccatori".

Ricordando le opere realizzate dal beato Bartolo Longo, il presule ha evidenziato: “Vi sono esempi bellissimi in questa ‘città della fede e della carità concreta’. Ho avuto modo di visitare ieri sera con grande soddisfazione e gioia alcune delle opere di carità che nascono all’ombra di questo santuario e che possono vivere anche grazie alla vostra generosità. Ho visitato alcune famiglie che non si sono chiuse in un amore egoistico, ma che, aperte alla vita, hanno saputo accogliere nuovi figli, fidandosi ogni giorno della Provvidenza di Dio. Ho anche visitato il Centro educativo e ho apprezzato l’entusiasmo e l’impegno degli alunni e degli educatori che ogni giorno costruiscono prospettive di vita nuova, lì dove talvolta l’umanità con la sua debolezza lascia delle macerie”.

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Quest’anno un’importante novità ha accolto i fedeli provenienti da tutto il mondo. Per l’occasione, infatti, è stata allestita la camera da letto originale del beato Bartolo Longo.

Si tratta degli arredi originali della stanza dove ha vissuto e dove dormiva il fondatore della Nuova Pompei, della basilica e di tutte le opere annesse, sono stati collocati nell’esatta posizione in cui li aveva disposti il padrone di casa.