“Aleppo è di nuovo senz'acqua dal 31 luglio”. Lo riporta Fides, l’organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie. L’Agenzia rilancia una nota dell’Ong “Aiutiamo la Siria”, che insieme ai Fratelli Maristi e al Centro Missionario Diocesano di Roma hanno avviato un progetto per la distribuzione dell'acqua nella città martire siriana. L’allarme si fa ancora più grave se, come spiegano le organizzazioni, “è attesa per questa settimana un'ondata di caldo che porterà la temperatura fino a 45 gradi”.

Concluso a due settimane dal lancio, il progetto straordinario “Acqua per Aleppo!”. Con le condotte chiuse ora è corsa ai pozzi e alle riserve private. Come sempre è una questione di budget alla base del blocco.

“Lo scopo dell’iniziativa – spiega Fides - era quello rendere in grado alcune realtà di Aleppo di far fronte alle terribili crisi prodotte dall’interruzione dell’erogazione dell’acqua che prostra periodicamente gli abitanti della seconda città della Siria. L’operazione ha visto coinvolti i Fratelli Maristi di Aleppo e la Chiesa armeno- cattolica presente in città”.

Un esempio di ecumenismo nei fatti quello messo in campo in Siria: un sostegno tra le Chiese a favore degli ultimi. “I fondi raccolti (più di 11.000 €) quindi sono stati utilizzati per dotare le due istituzioni di attrezzature che permettano la distribuzione dell’acqua nel corso delle frequenti interruzioni del flusso idrico. In particolare, i Fratelli Maristi hanno potuto acquistare un furgone sul quale hanno montato un serbatoio ed una pompa (già in loro possesso) per distribuire l’acqua nelle case di coloro che non riescono a procurarsela; in più hanno ricevuto un fondo per il carburante”, fanno sapere i curatori del progetto.

Inoltre, “la Chiesa armena si è invece dotata di un furgone con l’attrezzatura necessaria alla distribuzione dell’acqua (serbatoio, pompa a gasolio e tubazioni); di 1.500 litri di gasolio per far funzionare il pozzo presente nella parrocchia della SS. Trinità; di 30 serbatoi ( da 200, 500 e 1.000 litri secondo la necessità) da collocare nelle case delle famiglie più povere o in difficoltà, perché possano raccogliere l’acqua nei momenti in cui è erogata ed utilizzarla durante le sospensioni; (inizialmente non previsti); di fondi per due mesi di funzionamento del Team di distribuzione dell’acqua (retribuzione addetti, carburante per il furgone, ecc.)”.

Tra le attività di Aiutiamo la Siria!-Onlus tanti i progetti attualmente aperti. Tra i principali vi sono il sostegno alimentare alla popolazione di Homs, aiuto alla Parrocchia francescana di Aleppo per il mantenimento di una sala studio per gli studenti universitari, supporto di un centro per bambini disabili ad Homs.