La riforma del processo di nullità matrimoniale sulla base del Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesu è stata al centro dei lavori svolti dalla Conferenza Episcopale Triveneto riunitasi il 16 febbraio a Zelarino.

“I Vescovi del Triveneto – si legge in una nota – hanno accolto con gratitudine e spirito di riconoscenza il Motu proprio di Papa Francesco ed in particolare hanno apprezzato la sottolineatura della dimensione pastorale nell’ambito della pastorale familiare ordinaria, insieme alla preoccupazione della necessità di tutelare in massimo grado la verità del sacro vincolo del matrimonio”.

Pertanto è sempre più importante “rafforzare le esperienze di accompagnamento delle persone e delle coppie che vivono esperienze coniugali ferite o fallite per aiutarle ad intraprendere, qualora vi siano le condizioni, la via della richiesta di nullità del  matrimonio in uno degli itinerari previsti dalla normativa”.

Obiettivo dei Vescovi del Triveneto è dunque quello di confermare l’impegno “a recepire le indicazioni del Motu proprio con le esigenze di maggiore celerità del processo e di servizio alla verità, avendo di continuo presente il bene delle persone e la salvezza delle anime, che deve sempre essere nella Chiesa la legge suprema”.