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Padre Lombardi: “Gli attacchi a Parigi, un attacco alla pace di tutta l’umanità”

Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede | Padre Lombardi tiene un briefing con i giornalisti dopo dopo gli attacchi di  Parigi, Sala Stampa vaticana, 14 novembre 2015 | Andrea Gagliarducci / ACI Stampa Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede | Padre Lombardi tiene un briefing con i giornalisti dopo dopo gli attacchi di Parigi, Sala Stampa vaticana, 14 novembre 2015 | Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Gli attacchi a Parigi sono “un attacco alla pace di tutta l’umanità.” Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, parla in un briefing con i giornalisti in tarda mattinata. E’ già arrivato il cordoglio del Papa tramite un telegramma a firma del Segretario di Stato, Cardinal Pietro Parolin, e la sua commozione in una intervista tv. Ora, padre Lombardi legge una ulteriore dichiarazione.

Afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede: “Abbiamo seguito questa notte le terribili notizie da Parigi. Siamo sconvolti da manifestazione di violenza terroristica di odio che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa. Si tratta di un attacco alla pace di tutta l’umanità, che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi, per contrastare il dilagare di un odio omicida in tutte le sue forme.”

Poi c’è un breve scambio con i giornalisti. Non vuole parlare di nuove misure di sicurezza, perché questo – spiega padre Lombardi – “dipende dai responsabili.” Afferma che la solidarietà di ciascuno deve essere commisurata al ruolo che questo ha in società. “Noi siamo comunicatori – dice – abbiamo (da sostenere) una comunicazione che invita a comprendere e a portare avanti la causa della pace. Ci sono le persone responsabili della vita comune, della vita sociale, e ognuno avrà la sua responsabilità.”

Di certo, aggiunge padre Lombardi, “l’odio è assurdo, è qualche cosa che non ha una spiegazione, è la negazione della razionalità, la negazione dell’umanità… non c’è una spiegazione di questo se non la conseguenza di una visione completamente sbagliata della realtà e dei rapporti tra le persone. Non c’è una spiegazione razionale dell’odio e dell’omicidio. È la negazione dell’umanità.”

Ma non si tratta – ammonisce il direttore della Sala Stampa vaticana – di un attacco al cattolicesimo. “Mi pare – afferma - un attacco all’umanità in generale, una serie di attacchi così terribili in una grande capitale moderna, una città secolare del mondo di oggi… è un attacco all’umanità alla convivenza tra gli uomini.”

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Padre Lombardi poi ha ripreso anche le dichiarazioni che ha reso a Radio Vaticana nella mattina, riaffermando che il Giubileo ha ancora più senso ora. “Alcuni – afferma padre Lombardi - si fanno già la domanda su come vivere l’attesa del Giubileo. Attenzione! Questi omicidi posseduti da un odio insensato si chiamano terroristi proprio perché vogliono diffondere il terrore. Se noi ci lasciamo spaventare, hanno già raggiunto un loro primo obiettivo. E’ una ragione di più per resistere con decisione e con coraggio alla tentazione della paura.”

Padre Lombardi afferma che “naturalmente bisogna essere prudenti e non irresponsabili,” ma allo stesso tempo si deve “continuare a vivere costruendo pace e fiducia reciproca.”

“Perciò – afferma il direttore della Sala Stampa vaticana - direi che il Giubileo della misericordia si manifesta ancora più necessario. Un messaggio di misericordia, cioè di amore di Dio che ha come conseguenza anche l’amore reciproco e la riconciliazione. E’ esattamente la risposta che bisogna dare in tempi di tentazione di sfiducia.”

Insomma, come “Giovanni Paolo II diceva che il messaggio della misericordia era stato la grande risposta di Dio e dei credenti nel tempo oscuro e orribile della seconda guerra mondiale, dei massacri operati dai totalitarismi, della diffusione dell’odio fra i popoli e le persone,” anche oggi – dice padre Lombardi – “quando il Papa Francesco parla della terza guerra mondiale a pezzi, è necessario il messaggio della misericordia per renderci capaci di riconciliazione, di costruire ponti nonostante tutto, di avere il coraggio dell’amore.”

Conclude padre Lombardi: “Non è proprio tempo di rinunciare al Giubileo o di averne paura. Ne abbiamo più bisogno che mai. Dobbiamo viverlo con saggezza, ma anche con coraggio e con slancio spirituale, continuando a guardare in avanti con speranza nonostante gli attacchi dell’odio. Papa Francesco ci guida e ci invita ad avere fiducia nello Spirito del Signore che ci accompagna.”