Qualche giorno fa, e precisamente il 10 agosto, un gruppo di pellegrini di Pietrelcina ha raggiunto, nelle prime ore della
mattinata, il Duomo di Benevento per poi partecipare alla celebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo, mons. Felice Accrocca, in occasione del 107mo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Pio. Un percorso di oltre 12 km per ricordare lo stesso compiuto dal frate cappuccino quella mattina del 10 agosto 1910 insieme alla mamma
Grazia e al parroco don Salvatore Pannullo. A guidare il gruppo l’attuale parroco del piccolo centro del Sannio p. Giuseppe D’Onofrio e l’ultranovantenne Cosimo Cavalluzzo.

Quattro giorni dopo la sua ordinazione sacerdotale, il 14 agosto 1910, la vigilia dell’Assunta, la sua prima messa, questa volta a Pietrelcina nella Chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli mentre nei giorni precedenti ha celebrato nella chiesetta di Sant’Anna, nei pressi della sua abitazione, nel quartiere “Castiello”, in forma riservata. Quel 10 agosto fu festa grande a Pietrelcina: l’intera popolazione – ricorda Raffaele Iaria nel volume “Padre Pio. ‘Quei’ giorni a Pietrelcina” (Tau editrice) - accompagnò il novello sacerdote insieme alla banda musicale del paese, fino alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli dove padre Pio celebrò all’altare della Madonna della Libera. Il discorso di rito fu tenuto da padre Agostino da San Marco
in Lamis, suo professore di teologia che nel suo discorso “profetizzò” per lui una intensa attività di confessore: “Tu hai poca salute – disse -  perciò non potrai fare il predicatore. Ti auguro però di
essere un grande e assiduo confessore”.

Il frate cappuccino considerava la vocazione – spiega Iaria – come dono ricevuto convinto che la vocazione in un ordine religioso o come sacerdote esige sempre una personale decisione e risoluzione, frutto della convinzione della mente e della persuasione della volontà. Un giorno, ad un giornalista che gli chiese chi fosse, rispose: “un
povero frate che prega”. Per padre Pio è “l’Eucarestia che fa il sacerdote: la sua messa, lunga e vissuta, diventava dottrina” scrive ancora Iaria.

E domani, 14 agosto, quell’avvenimento viene ricordato dai fedeli di Padre Pio e dai suoi concittadini  con una celebrazione  Eucaristia presieduta dal nuovo Superiore del convento dei Frati Cappuccini di
Pietrelcina, p. Fortunato Grottola seguita dal rito della distribuzione dei “raffiuoli”, tipici biscotti locali che si usava
distribuire in occasione dei matrimoni o di eventi particolari.