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Padre Pio, quei giorni a Pietrelcina

La casa natale di Padre Pio a Pietralcina |  | Donorione.org La casa natale di Padre Pio a Pietralcina | | Donorione.org

Esce oggi in libreria per i tipi della TAU un libro molto particolare su San Pio da Pietralcina. Raffaele Iaria, ne è l’autore. Scrittore e giornalista, sposato con un figlio, si occupa di informazione religiosa, di migrazioni, ed è autore di molti libri.

Con San Pio ha un legame anche affettivo, e il suo libro “Padre Pio, quei giorni a Pietrelcina” ripercorre un periodo poco raccontato della vita del Santo che il Papa ha scelto come testimone del Giubileo della misericordia e le cui spoglie nei prossimi giorni saranno a Roma. Aci Stampa lo ha intervistato.

Di San Pio da Pietrelcina pensiamo di sapere tutto, ci sono tante pubblicazioni. Perchè un testo su "quei giorni"?

 “Quei” giorni si riferisce ad un tempo molto ristretto della vita di Padre Pio: la sua ordinazione sacerdotale nel Duomo di Benevento, il 10 agosto 1910, la celebrazione della sua prima messa nella parrocchia di Pietrelcina quattro giorni dopo e l’apparizione delle prime stimmate nei primi giorni di settembre dello stesso anno. Un anno significativo e importante nella vita del frate cappuccino. E poi, sei anni dopo, la partenza per San Giovanni Rotondo dove ha vissuto fino al 1968 anno della sua morte senza mai dimenticare il suo paese natio dove lui si è formato spiritualmente. Pietrelcina, infatti, è stato centrale nella sua vita. Alla nipote disse “tutto è avvenuto là”. “Di Pietrelcina ricordo pietra su pietra”, diceva ai suoi compaesani che lo andavano a trovare: “Pietrelcina la tengo tutta chiusa nel mio cuore”.

Una bibliografia molto vasta su Padre Pio, è vero ma pochi i volumi che hanno parlato della sua vita in questo borgo del Sannio. Ecco perché io sostengo che non si può scrivere di padre Pio se non si va in pellegrinaggio a Pietrelcina dove è nata la vocazione del frate. Un luogo  che per questo santo, venerato in tutto il mondo, non è solo quello che gli ha dato i natali. Non è la città che ha rappresentato solo un momento biografico dei suoi 81 anni. Qui ha vissuto circa trent’anni della sua vita con lunghi periodi di permanenza quando alcune sofferenze fisiche lo allontanavano dai conventi cappuccini – durante il periodo di studio e anche dopo la sua ordinazione sacerdotale – che lo ospitavano per respirare l’aria salubre del paese natale".

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 Padre Pio oggi è ricordato a san Giovanni Rotondo dove è il suo corpo, Pietrelcina si sente "orfana"?

"Non proprio: sente certamente, a mio avviso, una certa trascuratezza perché chi racconta la vita di questo frate spesso “nasconde” quella parte fondamentale della sua vita che dicevo prima. Siamo in tempo per recuperare".

 E quanto mancava a Padre Pio nei suoi 52 anni a San Giovanni Rotondo la sua Pietrelcina?

 "Moltissimo. Ogni giorno ne parlava. Ogni giorno si rivolgeva alla Madonna della Libera, protettrice del paese. “Dite a tutti che mi sono cresciuto ai suoi piedi” riferendosi alla statua lignea conservata nella Chiesa parrocchiale…".

Nella cittadina ci sono i luoghi della vocazione, la prima messa.....

"Si, sono tanti i luoghi che si possono visitare e che brevemente descrivo nel mio volumetto".

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Quali sono le fonti che hai scelto di consultare?

"La prima fonte d consultare è il suo epistolario: leggendo le lettere di Padre Pio scritte da questo luogo si può capire chi era Padre Pio al di là dei racconti miracolistici che ne venivano e ne vengono fatti. Scopriamo questo periodo della vita e comprenderemo meglio questa figura. Il mio è un tentativo minimo…".