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Papa Francesco all’Angelus: “Il Battesimo va testimoniato tutti i giorni”

Papa Francesco all'Angelus | Papa Francesco si affaccia dalla finestra dell'Appartamento del Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus | Lauren Cater / CNA Papa Francesco all'Angelus | Papa Francesco si affaccia dalla finestra dell'Appartamento del Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus | Lauren Cater / CNA

Testimoniare il Battesimo tutti i giorni: è l’invito che Papa Francesco fa nell’Angelus di oggi, giorno del Battesimo di Gesù. Al mattino, Papa Francesco ha battezzato 26 bambini nella Cappella Sistina, in una Messa essenziale come piace a lui. All’Angelus, ripercorre il Vangelo del giorno, che parla proprio del Battesimo di Gesù, e chiede di metterci alla sua sequela, contrapponendo la sua “mansuetudine, umiltà e tenerezza” da contrappore alla “superbia, intolleranza e durezza” del mondo.

Quando Gesù viene battezzato, si apre il cielo, e lo Spirito Santo discende su di lui come una colomba. “In questo modo – dice il Papa – Gesù viene consacrato e manifestato dal Padre come il Messia salvatore e liberatore.”

Un evento “attestato da tutti e quattro i Vangeli” durante il quale avviene “il passaggio dal Battesimo di Giovanni Battista, basato sul simbolo dell’acqua, al Battesimo di Gesù, in Spirito Santo e fuoco”.

Spiega il Papa che “lo Spirito Santo, infatti, nel Battesimo cristiano è l’artefice principale: è colui che brucia e distrugge il peccato originale, restituendo al battezzato la bellezza della grazia divina; è colui che ci libera dal dominio delle tenebre, cioè dal peccato, e ci trasferisce nel regno della luce, cioè dell’amore, della verità e della pace”.

Insomma, il Battesimo ci eleva alla “stupenda dignità” di “essere figli di Dio,” la quale però “comporta la responsabilità di seguire Gesù, il Servo obbediente, e riprodurre in noi stessi i suoi lineamenti: mansuetudine, umiltà e tenerezza”. Una sequela non facile, in un mondo in cui c’è tanta “intolleranza, superbia, durezza”.

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Eppure, “con la forza dello Spirito Santo, tutto è possibile,” perché questo – “ricevuto per la prima volta nel giorno del nostro Battesimo, ci apre il cuore alla verità, a tutta la verità”.

Spiega Papa Francesco: “Lo Spirito spinge la nostra vita sul sentiero impegnativo ma gioioso della carità e della solidarietà verso i nostri fratelli. Lo Spirito ci dona la tenerezza del perdono divino e ci pervade con la forza invincibile della misericordia del Padre. Non dimentichiamo che lo Spirito Santo è una presenza viva e vivificante in chi lo accoglie, prega in noi e ci riempie di gioia spirituale”.

E allora si deve “ripensare al giorno del nostro Battesimo”, una data "da festeggiare" perchè "è la data della nostra rinascita come figli di Dio". E allora il Papa, ancora una volta, come "compito a casa per la settimana" chiede di "andare a cercare la data del Battesimo", chiedendo ai genitori, o anche in parrocchia. Il Papa chiede ancora di ringraziare per il dono del Battesimo e riaffermare "la nostra adesione a Gesù”, con “l’impegno di vivere da cristiani, membri della Chiesa e di una umanità nuova, in cui tutti sono fratelli”. Perché “Il Battesimo si riceve una volta sola, ma va testimoniato tutti i giorni”, in quanto “è vita nuova da condividere e luce da comunicare, specialmente a quanti vivono in condizioni non degne dell’uomo e camminano su sentieri tenebrosi”.