Ampie anticipazioni sul programma del viaggio in Repubblica Centrafricana di Papa Francesco, previsto per novembre. Secondo l’arcivescovo della capitale Bangui, Dieudonné Nzapalainga, che è anche il presidente della Conferenza episcopale centrafricana, il Papa visiterà la moschea del Km 5, che due anni fa fu devastata nel corso dei sanguinosi scontri fra le milizie “cristiane” degli anti-Balaka e i ribelli islamici dei Seleka.

“Il Papa - ha raccontato mons. Nzapalainga a Tv2000 e Radio inBlu, emittenti della Cei - andrà anche là” nella moschea del Km 5, pericoloso quartiere arabo di Bangui, “per dire a noi che siamo i responsabili religiosi di promuovere la pace, la riconciliazione e vivere insieme. E noi l’abbiamo fatto per mesi, per anni. E ora il Papa vogliamo che percorra quelle strade. Per dire anche che questa guerra, in nessun caso è religiosa ma piuttosto militare e politica”.

Secondo le anticipazioni – che riferiscono del programma locale presentato al Vaticano – il Papa dovrebbe fermarsi a Bangui il 29 e il 30 novembre. Nel programma una Messa nello stadio della capitale, un incontro con i religiosi nella cattedrale, una veglia con i giovani e anche un incontro ecumenico nella Facoltà teologica evangelica, come ha confermato il pastore battista Dieudonné Matoulou: “Verrà qui per incontrare la comunità protestante, perché non è stata solo la comunità cattolica a soffrire le atrocità ma tutti i centrafricani. Penso che il Papa venga perché il nostro Paese, il Centrafrica, ha conosciuto gli avvenimenti più difficili della propria storia e durante questi avvenimenti la Chiesa cattolica, i protestanti e i musulmani si sono organizzati con una piattaforma che garantisse la coesione sociale. Se il Papa verrà, sarà una gioia”.